00:00 23 Gennaio 2018

Da fine mese evoluzione INVERNALE o ancora AUTUNNALE?

Il grande dilemma.

Stamane il modello americano insiste nel proporre un’evoluzione invernale anche sul nostro Paese nel corso dei primi giorni di febbraio, segnalando un’ondata di freddo e anche alcune nevicate in pianura sul medio Adriatico e sul meridione nel fine settimana 3-4 febbraio.

L’azione fredda andrebbe ad esaurirsi però rapidamente a causa della rinnovata spinta delle correnti occidentali, che devierebbe la colata verso est.
Si tratterebbe comunque di una massiccia irruzione con termiche anche sino a -12°C a 1500m.

Il modello europeo non vede tutta questa irruenza delle correnti occidentali ma anticipa il guasto a venerdì 2 febbraio piazzandolo oltre 600km più ad ovest, associato ad aria decisamente meno fredda ma con risvolti perturbati su tutta la Penisola ed altra neve abbondante sulle Alpi.

A trovare una sorta di terza via è il modello cinese, che propone la discesa della saccatura proprio nel cuore del Mediterraneo con tanto di maltempo invernale sulla Penisola, sia pure non necessariamente con neve in pianura.

Per il modello canadese continuerebbe questo inverno travestito d’autunno anche a febbraio con guasti poco significativi in un contesto mite.

Chi avrà ragione? I venti zonali da ovest sono previsti in indebolimento solo per pochi giorni, tra oggi e la fine del mese, poi in graduale ma decisa ripresa.

Questo cosa significa? Che l’ipotesi del nulla di fatto canadese NON è da trascurare, perché già nei giorni scorsi, tra la diffidenza di tutti alla fine è stato il modello che ha centrato meglio il quadro barico.

Il modello americano resta comunque su posizioni fredde anche analizzando tutta l’emissione approfonditamente; alcuni scenari ben più crudi prevedono episodi invernali ripetuti, ma ci sembrano un po’ eccessivi.

Fino a prova contraria resta valida comunque l’ipotesi di un affondo freddo verso il sud Europa dai primi di febbraio: ora dobbiamo capire dove colpirà esattamente e con quali conseguenze.

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Autore : Alessio Grosso