00:00 31 Luglio 2007

ATTENTI! Temperature falsate: ecco come si gonfia il riscaldamento globale…

Incredibile ma vero...

Da ormai qualche anno “l’affaire Linate” è sotto gli occhi di tutti. I dati termici rilevati dalla stazione collocata nei pressi dell’aeroporto milanese infatti, nonostante i presunti aggiustamenti apportati dagli operatori, restano totalmente inaffidabili.

Ora anche le stazioni di Firenze Peretola, Ancona Falconara e Pescara Francavilla hanno cominciato a dare i numeri misurando valori termici che in molti casi superano quelli raggiunti da postazioni professionali posizionate in pieno centro cittadino.

Una situazione così imbarazzante e clamorosa che quasi sto pensando di scriverci un nuovo meteo thriller.

Scarti anche di 2-3°C, come se improvvisamente l’isola di calore si fosse trasferita in periferia.
Fa riflettere il valore raggiunto ieri da Linate: 35°C quando nel centro cittadino, zona sud-ovest nello stesso momento se ne misuravano solo 34.

Certamente può accadere (talvolta) che su una zona vi sia temporale o nuvolosità e sull’altra no, può succedere che su un settore soffi in modo più netto il foehn o sull’altra no, ma con il cielo assolutamente sereno di ieri, la stessa identica ventilazione, quasi lo stesso tasso di umidità è quasi impossibile che la periferia risulti più calda del centro cittadino.

Eppure questo sta avvenendo e non da ieri, da settimane, da mesi, da anni, almeno dal 2003.
Cerchiamone allora una spiegazione:
E’ vero che la zona di Linate si è fortemente urbanizzata, che la stazione di rilevamento è circondata dal cemento e addirittura subisce il rilascio d calore di un edificio non lontano adibito a parcheggio coperto.

Allora mi chiedo: omologhiamo pure questi dati, aiutano a riflettere su come il cemento abbia rovinato la nostra vita, surriscaldato gli ambienti cittadini, ma per favore non paragoniamoli a quelli del passato e soprattutto non facciamone uno strumento per avallare la tesi di un pianeta che ha un febbrone da cavallo che sale esponenzialmente ogni anno.

Ci stiamo riscaldando? Benissimo, è vero ma non calchiamo la mano. Parliamo piuttosto di cambiamento nel regime pluvio-nivometrico, di mutamento nel posizionamento delle figure bariche, di scioglimento della calotta artica ma non disegniamo grafici idioti con paragoni assurdi tra rilevazioni del passato e quelle presenti, non con questi dati almeno.

A questo punto allora bisognerebbe indagare su tutte le stazioni presenti al sud che hanno rilevato i quasi 50°C tra giugno e luglio. Addirittura mi hanno riferito di una stazione sfiorata da un incendio con il termometro che ha raggiunto i 48°C, pare che volessero omologare quel dato ugualmente.

Vedete cosa non si farebbe pur di dimostrare che il pianeta è infuocato…
Autore : Alessio Grosso