00:00 20 Marzo 2007

Arriva il riso con GENI UMANI!

Le autorità statunitensi hanno autorizzato una società californiana per la produzione sperimentale di una pianta di riso contenente geni provenienti dall'uomo per curare diverse malattie che affliggono il terzo-mondo.

Nel panorama non molto rassicurante dei prodotti OGM arriva un nuovo mostro: il riso con i GENI UMANI. Il nuovo cereale dovrebbe contenere nei suoi semi proteine del sistema immunitario destinate a diventare prodotti contro le malattie dellapparato gastro-intestinale.

La compagnia biotecnologica Ventria, con sete a Sacramento in California, ha sviluppato tre diversi tipi di riso contenente geni umani che possono portare alla produzione di tre proteine umane: due di loro (lactoferrina e lisozima) contengono sostanze che combattono i batteri e si trovano di solito nella saliva e nel latte materno. Una terza qualità di riso produce sieroalbumina, una proteina del sangue usata dalla medicina in diversi tipi di terapia. Ma la applicazione più promettente è quella della lotta alle malattie intestinali infantili che mietono oltre due milioni di vite ogni anno nel mondo.

Ma il progetto del riso modificato con geni umani ha scatenato immediatamente l’allarme di numerosi gruppi, dai movimenti dei
consumatori alle associazioni che vigilano sulla sicurezza degli alimenti, che hanno espresso il timore che le piante geneticamente
modificate ed i loro semi possano “evadere” dall’area di coltivazione per contaminare altri raccolti vicini causando una reazione a catena dagli effetti imprevedibili.

Il riso geneticamente modificato sarà coltivato dalla Ventria su un’area di circa 1.600 ettari approntata nel Kansas, nella Contea di Geary. Un’area iniziale di 225 ettari, che sarà pronta nelle prossime settimane, sarà gradualmente estesa.

La compagnia californiana ha promesso che tutte le operazioni saranno effettuate in loco in modo da ridurre al minimo il rischio che i semi
delle piante geneticamente modificate possano finire in altri campi durante il trasporto. Inoltre in Kansas non vi sono altre coltivazioni di riso: il rischio quindi di trasmigrazioni dei semi geneticamente modificati ad altre piante è considerato nullo dalla compagnia californiana.

Ma queste rassicurazioni sono state insufficienti a tranquillizzare i critici dell’iniziativa. Finora le piante di riso genericamente modificato sono state coltivate solo in luoghi interni, in forma sperimentale, riducendo il pericolo del “contagio”. Ma adesso la coltivazione sarà effettuata su un’area estesa, aumentando i rischi.

“Bisogna sapere che questo non è un prodotto che tutti possono consumare: alcune persone sono allergiche a certi tipi di proteine, ha sottolineato Jane Rissler dell’Unione degli Scienziati Socialmente Impegnati. Non è molto saggio produrre queste sostanze in piante coltivate all’esterno”.

Il Ministero dell’Agricoltura statunitense ha dato via libera alla produzione sperimentale del riso geneticamente modificato dopo essere
giunto alla conclusione che il progetto non contiene elementi di rischio.
Autore : Luca Savorani