Lungo termine: stabilità? Mica tanto…
Uno sguardo alle previsioni a lungo termine per l'Italia.
Con il 28 febbraio si chiude ufficialmente l’inverno meteorologico. La primavera incalza e la voglia di gettare uno sguardo oltre la barricata è più che lecito.
I bilanci stagionali si faranno alla fine; tuttavia, ci sentiamo di dire che la stagione fredda che ci sta per lasciare non sia stata assolutamente monotona. I colpi di scena non sono mancati, le nevicate a bassa quota nemmeno; insomma, una stagione sostanzialmente interessante, con uno stop altopressorio di 15-20 giorni che si è proposto sotto Natale.
Volgendo lo sguardo a prua, ci chiediamo quale potrebbe essere lo scenario più probabile dopo questa ennesima sfuriata del Generale Inverno. Beh, fino a qualche giorno fa sembrava che l’alta pressione dovesse prendere il comando delle operazioni; in un primo tempo, magari, in modo un po’ titubante, poi in maniera sempre piu convincente e franca. Ciò avrebbe dato adito ad un inizio di marzo complessivamente mite e gradevole, sotto l’egida di un tiepido sole.
Negli ultimi giorni, invece, l’evoluzione proposta dalle elaborazioni ha imboccato una via decisamente peggiorativa. Detto in altre parole, il tempo sull’Italia sembra destinato a restare instabile…magari non più molto freddo, ma complessivamente incerto e piovoso ( nevoso in montagna).
A puro titolo di esempio, ecco la cartina prevista oggi dal modello americano per la giornata di lunedì 4 marzo.
Che dire? Sembra che non vi sia spazio per l’alta pressione! Diversi "minimi" potrebbero girovagare per il bacino centro-occidentale del Medirerraneo, comandati da una depressione principale centrata in sede scandinava.
Capite bene che con una situazione siffatta, vi sarebbero pochi spazi per la stabilità e il sole. Tra una perturbazione e l’altra si potrebbero avere indubbiamente delle pause, ma queste risulteranno effimere ed inficiate da molti annuvolamenti.
Venendo al sodo, sembra che anche l’inizio della primavera meteorologica ( dal 1 marzo) sia contrassegnata da un tempo complessivamente instabile e senza garanzia di miglioramenti duraturi. Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire questa linea di tendenza.
Autore : Paolo Bonino