00:00 24 Maggio 2013

Lungo termine: l’estate muove i primi passi tra molte incertezze

Uno sguardo alle previsioni a lungo termine per l'Italia.

Primavera: tempo di congedi e di bilanci. Con il primo giugno, la stagione primaverile cederà il testimone a quella estiva. A parte le regioni meridionali, che sono state spesso interessate da correnti africane in risalita, per le altre zone d’Italia non ci sono stati anticipi di caldo.

Inutile rimarcare l’estrema piovosità che si è avuta sul nord Italia ed in parte anche al centro, stante la presenza di una grossa voragine barica tra l’Europa centro-occidentale e il Mediterraneo. Questa struttura instabile è tutt’ora presente e continua ad essere alimentata da aria fredda di diretta estrazione nord atlantica.

Tutte le perturbazioni trovano la via spianata verso questo autentico "pozzo" e vi entrano con facilità, sfruttando la spalla dell’alta pressione delle Azzorre che da tempo governa il tempo in pieno Oceano.

Riuscirà la stagione estiva a mettere finalmente le cose a posto? Quasi certamente sì, ma il suo esordio avverrà ancora tra molte incertezze.

Come abbiamo già anticipato in altra sede ( https://www.meteolive.it/news/In-primo-piano/2/Pesante-anomalia-barica-sull-Italia–e-i-modelli-si-adeguano/41696/), la stabilità emerge dalle carte a lungo termine, ma l’anomalia fredda e perturbata che ci interessa potrebbe essere ancora determinante ( almeno in parte) per il destino del tempo sulla nostra Penisola.

Osservando tutte le corse del modello americano, quest’oggi emergono due possibili linee di tendenza: una più stabile, che vede una rimonta franca dell’alta pressione sul Mediterraneo; l’altra meno stabile, che rimarca in sostanza la situazione che abbiamo avuto fino ad ora, seppure con toni meno accesi.

Ecco la prima ipotesi. La cartina si riferisce alla giornata di giovedì 6 giugno ( a 6 giorni dall’inizio dell’estate meteorologica).

Ben si nota una situazione finalmente favorevole alla stabilità in area mediterranea. Notate la depressione sul Vicino Atlantico e le correnti calde africane che montano sul Mare Nostrum, gonfiando una vasto anticiclone sia sull’Italia, che sull’Europa centrale.

Con questa situazione l’estate partirebbe alla grande, con l’arrivo anche di temperature al di sopra delle medie su tutta la nostra Penisola.

I modelli rischiano però di fare i conti senza l’oste. In alcuni cluster perturbatori, difatti, è ancora presente la situazione sinottica che abbiamo al momento e da qui nasce la seconda ipotesi.

Con questa carta, valida sempre per giovedì 6 giugno, si nota un allentamento della morsa instabile sull’Italia, ma le alte pressioni resterebbero ancora distanti dal bacino del Mediterraneo. 

L’alta pressione delle Azzorre, visibile sulla sinistra, avrà ancora mire nordiche e si dirigerà verso il Regno Unito e la Scandinavia. Ben sappiamo che con una situazione siffatta, il tempo sull’Italia non può essere governato dalla stabilità. 

Al momento riteniamo probabile al 40% la prima ipotesi e al 60% la seconda. Nei prossimi giorni vedremo se riusciremo ad alzare finalmente le quotazioni del bel tempo.

 

Autore : Paolo Bonino