00:00 12 Giugno 2013

Vantaggi e svantaggi di una fase di super caldo

Vantaggi per il turismo, danni per i ghiacciai.

Sapete bene che in meteorologia esiste la regola della persistenza: se il tempo rimane piovoso per un certo periodo, è probabile che tale trend possa continuare a lungo. E’ un discorso legato alle configurazioni bariche: il tempo è pigro e modifica controvoglia l’equilibrio raggiunto. Esiste però anche la più "discussa" regola della compensazione, come se il tempo volesse porre rimedio all’anomalia che ha generato con un’anomalia altrettanto grande. Non sempre però la compensazione si verifica in modo palese.

La stagione primaverile che abbiamo vissuto potrebbe essere stata per molti un incubo, ma ha ridato fiato ai nostri ghiacciai, dopo tante primavere secche e calde; certamente ne è uscito penalizzato il turismo.

Ora la situazione rischia di rovesciarsi: con una compensazione all’insegna del super caldo verrebbero non solo smentiti tutti i ragionamenti che il team di MeteoLive ha condiviso in questi giorni con i suoi lettori circa una relativa normalità stagionale, ma i ghiacciai perderebbero in breve tempo tutti i benefici degli ultimi mesi, mentre il turismo (anche montano) sicuramente ne trarrebbe un grosso giovamento.

C’è però da fare un’ulteriore considerazione: perchè ogni volta che arriva l’estate il caldo diventa quasi insopportabile? La calura estiva nel Mediterraneo non è certo una novità, ma la mancanza di intraprendenza dell’anticiclone delle Azzorre, figlia probabilmente di una corrente a getto molto debole e di un’ulteriore anomalia: la falla barica portoghese, che risucchia come un buco nero tutte le saccature in discesa dal nord Europa, spingendo verso di noi in risposta masse d’aria esageratamente calde, che trasformano per molti di coloro che restano in città (sempre di più ogni anno) l’estate in un incubo.

Molti vorrebbero semplicemente vivere una stagione normale, senza finire in un forno, ma con le disposizioni delle figure bariche che stiamo sperimentando negli ultimi anni, non c’è poi molto da stupirsi.

 

Autore : Alessio Grosso