00:00 27 Aprile 2018

L’evento di fine febbraio è ancora tra noi: tempo condizionato!

Il tempo che stiamo sperimentando e che sperimenteremo anche nelle prossime settimana prende ancora spunto da quanto accaduto a fine febbraio.

Quello che è successo a fine febbraio, con l’evento gelido su molte zone d’Europa e la neve da Milano a Napoli, passando per Roma, quella sorta di "terremoto" barico che abbiamo vissuto sta influenzando il tempo di tutta la primavera.

Per la verità in molti pensavano che questo potesse avvenire ma in termini molto diversi da quanto si è poi sperimentato. In pratica molti erano convinti che tale configurazione avrebbe portato altro freddo, altre situazioni perturbate severe.

Per la verità c’è stato il maltempo di marzo, palesemente riconducibile alla modifica barica prodotta da quell’evento, inizialmente si è registrato anche del maltempo in aprile, ma subito dopo una replica di quelle configurazioni così atipiche, ha prodotto invece un fatto nuovo: una distensione e un rafforzamento dell’anticiclone che ha provocato un’ondata di caldo nettamente fuori stagione su centro Europa e diverse zone del nostro Paese, troncando di netto la fase piovosa registrata sino a quel momento.

Delle temute irruzioni fredde da nord (ritenute possibili dagli esperti a seguito di quanto avvenuto a fine febbraio) nemmeno l’ombra, di altri movimenti barici poco o nulla.

Si evidenzia invece ancora per maggio una configurazione che dovrebbe appartenere al pieno inverno, in cui compare ancora l’anticiclone europeo in posizione anomala sul centro Europa, senza che però (come accade nel semestre freddo) da est riesca ad intervenire nulla in grado di destabilizzare la situazione, come avvenuto in aprile.

In pratica è come se quell’azione di fine febbraio provasse a replicarsi nel cuore della primavera, senza però trovare un alleato fondamentale per sconvolgere gli scenari veramente, cioè il FREDDO!

Questo tassello mancante risulta DETERMINANTE per completare il puzzle di queste configurazioni e finisce per lasciarci in eredità una sorta di tempo INSIPIDO, senza arte né parte, in cui lo schema instabile per l’Italia è disegnato solo a metà.

In altre parole: a maggio potrebbe riproporsi l’anticiclone di metà aprile se non intervenissero altri movimenti? Per il momento tale evoluzione viene bocciata dalla media stessa degli scenari del modello europeo, ma restiamo vigili, escluderla a priori non si può…

Autore : Alessio Grosso