00:00 5 Novembre 2018

Il RAFFREDDAMENTO globale spazzerebbe via mezza Italia…

Molti non si rendono conto che se il clima virasse verso il freddo nei primi anni le conseguenze sarebbero pazzesche.

Frenare il riscaldamento globale.
Un obiettivo ardito, probabilmente irraggiungibile
.
Il termostato di casa si può regolare sulla temperatura ottimale: "20° comfort" recita l’apparecchio ma raggiungere lo stesso risultato con il clima è utopia.

La linea della media è fatta per starci sopra o sotto, mai esattamente a cavallo, significherebbe pretendere che il sistema climatico fosse un essere razionale.

E allora frenare il riscaldamento globale significa raffreddare il clima, significa che il flusso perturbato atlantico, che dagli anni 90 risulta più alto di latitudine e trasporta meno perturbazioni verso di noi, tornerebbe a scendere abbastanza rapidamente verso sud. 

Quando era salito verso nord il mare era tiepido, ora si è scaldato e una simulazione di quanto può accadere il tempo ce la stando in questo mese di novembre, che vede le perturbazioni tornate in auge come negli autunni del passato.

Trovandosi di fronte un mare più caldo, i fenomeni diventano spesso estremi e ne derivano conseguenze alluvionali o luttuose. Il passaggio frequente dei fronti porterebbe insomma danni incalcolabili derivanti da un processo inverso, di raffreddamento.

Le correnti atlantiche prima o poi ondulano in maniera anche importante e in seno a queste sinuosità si inseriscono masse d’aria sempre più fredde, che possono avere come conseguenza anche violente bufere di neve, con accumuli spaventosi come quello di Rigopiano due inverni fa. 

In un mondo più freddo le tempeste che si abbattono sul nord Europa potranno sfruttare il calore del Mediterraneo per approfondirsi e seminare distruzione anche nel Mediterraneo. 

Solo dopo alcuni anni si potrebbe tornare ad una sorta di adattamento del territorio alle mutate condizioni climatiche.

Pertanto l’equazione raffreddamento uguale a stabilizzazione e "rilassamento" immediato del clima non sta in piedi, non con le condizioni termiche che abbiamo raggiunto, non come l’abusivismo edilizio imperante, con i fiumi trascurati e trattati come discariche, con la presunzione di poter costruire in aree dove il mare o le frane potranno inghiottirsi nel volgere di breve persone e cose, tra pianto e stridore di denti, prima di uno squallido ed assordante silenzio, sino alla prossima vittima, freddo o caldo che sia.

Paradossalmente il caldo ci consente di trascorrere periodi illusori in cui vivere senza preoccuparci del clima, stante la costante serenità del cielo, ma proprio la calura continua ed esagerata, al primo contrasto, offre come abbiamo visto un conto salatissimo da pagare a chi ignora l’esistenza della natura.   

CHE TEMPO FA? Leggi qui:
https://www.meteolive.it/news/Prima-pagina/1/il-maltempo-non-moller-la-presa-altre-perturbazioni-in-vista/76017/

Autore : Alessio Grosso