00:00 7 Giugno 2012

Antartide, scoperta la “porta del tempo”

La presenza di un inconsueto vortice sul Polo Sud ha portato alcuni scienziati a fare una scoperta davvero inusuale e sorprendente.

Ritorno al futuro, si può? Secondo una recente scoperta fatta dallo statunitense Mariann McLein, la risposta è affermativa, tanto che sono stati informati anche i servizi militari della Casa Bianca.

Tutto sarebbe scaturito per puro caso, durante uno dei tantissimi studi in corso da anni in Antartide, terra glaciale che ha da sempre attirato schiere di scienziati da ogni parte del mondo. Ma di cosa si tratterebbe in buona sostanza?

Le informazioni al momento disponibili, e che sono state filtrate da diverse agenzie di stampa quindi da prendere con le dovute cautele, parlano di un insolito vortice di nebbia che staziona sui cieli dell’Antartide, senza mai muoversi dalla sua posizione.

Il lancio di radiosonde e altre apparecchiature di monitoraggio tra le quali uno speciale cronometro scienrtifico, hanno dato risultati a dir poco inquietanti. La data indicata dal cronometro era tornata indietro al 27 gennaio 1965.  L’esperimento ritroverebbe significato nell’ottica di una teoria del secolo scorso, nota come teoria del “Ponte di Einstein-Rosen”.

Due scienziati congetturarono in quel caso l’esistenza di una wormhole, cioè una “scorciatoia” da un punto dell’universo a un altro, che consentirebbe di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza attraverso lo spazio normale. Insomma un misto di scienza e fantascienza che sta facendo dell’Antartide un punto di incontro tra passato e futuro, una sorta di antico Egitto che, pur nella sua antichità, è sempre e comunque presente.

Autore : Luca Angelini