00:00 21 Maggio 2002

Il maltempo del 21-22 aprile 2002 nel catanese

Cronache del maltempo dalla Sicilia.

Dopo un mese di aprile sotto la media pluviometrica per quanto riguarda la città di Catania, e in particolare della sua zona nord, per via dei soli 28 mm caduti, nella domenica del 21 aprile giunge sul Mediterraneo centrale una imponente e tenace goccia fredda, che si sarebbe fatta sentire nella giornata successiva su buona parte della Sicilia orientale.

Infatti, i contrasti termici e l’energia potenziale apportata dall’arrivo della suddetta, avrebbero causato temporali di inusitata violenza, che si sarebbero poi accaniti con particolare intensità soprattutto su tutta la riviera ionica fino a Taormina e sulla città di Catania.

Il nucleo freddo proveniente in origine dalle isole britanniche, seguendo grossomodo una traiettoria NNW-SSE, riesce ad incunearsi nel Mediterraneo già nella giornata di domenica, 21-4-2002, posizionando il suo baricentro nella fetta di mare compresa tra la Sardegna e la Corsica.

Nella mattinata di domenica infatti si verificano i primi fenomeni sulla Sicilia occidentale, che peraltro risulterà poco interessata da questa fase di maltempo. Nel pomeriggio, si accendono i primi focolai temporaleschi sulla Sicilia centro-orientale di origine termoconvettiva, esaltati ulteriormente dalle prime infiltrazioni d’aria fresca.

I primi fenomeni temporaleschi, seppur isolati, risultano già di forte intensità. Colpito soprattutto il versante meridionale etneo: il nostro corrispondente da Belpasso(CT), Stefano Mauro, registrerà oltre 10 mm, frutto di 2 fortissimi rovesci temporaleschi, accompagnati da grandine di piccola e media dimensione e da intense raffiche di vento (vedi cronaca).

Poco più a nord del paese si verifica pure una tromba d’aria, che abbatte numerosi alberi sulla strada. La città viene solamente sfiorata da tali fenomeni, ma questo è solamente il prologo di ciò che sarebbe poi avvenuto più tardi.

Il cielo rimane coperto fino alle ore serali su Catania e dintorni, e con mia sorpresa noto che le nubi tendono ad ingrossarsi sempre più col sopraggiungere della sera. Erano le 23.00 circa quando in pieno centro storico, dove mi trovavo, cominciano a cadere le prime gocce, da un cielo denso e carico come non mai. Intorno alle 23.30 ecco che i primi lampi cominciano a solcare il cielo. Sono fulminazioni sporadiche inizialmente, seppur accecanti, ma che via via tendono sempre più ad aumentare di numero ed intensità, dovute a focolai temporaleschi di limitata estensione che interessano in un primo momento soprattutto la zona ovest della città.

Dopo la mezzanotte è in atto una breve pausa, anche se dal cielo continua a piovigginare e di tanto in tanto a piovere con goccioloni enormi. Si arriva così in prossimità dell’1 di notte e nuovi lampi si approssimano all’orizzonte in direzione SE, sul mare, stavolta molto più continui e numerosi. Il rombo dei tuoni è da brivido: il temporale avanza inesorabilmente sulla città, che sarà presa in pieno dal nubifragio da lì a poco! Infatti poco dopo l’1 della notte di lunedì 22 aprile, il finimondo si scatena su Catania. Il muro d’acqua investe per prima le zone più orientali, ma a poco a poco avvolge anche il resto della città. Lo scenario è spettacolare: fulmini e lampi a ritmo quasi continuo, ogni 2-3 secondi; tuoni assordanti capaci di far tremare i vetri e raffiche di vento da tutte le direzioni!

L’intensità della pioggia è esagerata e assume a tratti carattere di vero e proprio nubifragio, superando facilmente la soglia dei 60 mm/h, valore limite per i nubifragi. La strada sotto casa mia si trasforma in un vero e proprio fiume in piena e per oltre mezzora le macchine rimangono in panne, ferme, per la violenza delle acque. Inoltre in alcune zone della città, si verifica una tremenda grandinata, davvero inusuale per Catania: i chicchi di grandine raggiungono e superano le dimensioni di una noce e si accumulano fino a 10-15 cm in altezza. Grande è lo stupore la mattina seguente dei passanti nel vedere lo spesso strato di grandine.
Il violento nubifragio è stato oltremodo favorito dalla posizione assunta in nottata dal minimo chiuso in quota, che è scivolato ancora più verso SSE, tendendo a coinvolgere più decisamente la Sicilia orientale, interessata dalla parte orientale del vortice, laddove ha trovato campo fertile il nubifragio.

Il vortice in quota è ben strutturato. I geopotenziali raggiungono valori dell’ordine dei 552 dam, ed anche i valori di temperatura non sono da meno, in quanto nel momento di maggiore attività ed intensità del nucleo, raggiungono i –30 gradi a 5500 metri circa.

Dopo le 2 la pioggia cessa di cadere, per via dell’allontanamento verso nord del temporale e il cielo si riapre.
Con le prime luci dell’alba però si intravedono nuovi imponenti Cb in direzione del mare, verso est, i quali avrebbero figliato nelle ore successive, producendo un nuovo violento temporale intorno alle 9, sempre su Catania e su tutta la riviera ionica fino a Taormina. Il fenomeno, pur essendo anch’esso di notevole intensità, si è sicuramente mostrato più moderato del suo predecessore, anche se molto più duraturo: circa 2 ore di pioggia a tratti forte che hanno provocato nuovi allagamenti nelle strade cittadini, disagi e chiamate ai Vigili del Fuoco per allagamenti di scantinati e caduta di vecchi cornicioni. Totale di questo nuovo episodio di 37 mm. Il temporale, quasi stazionario, si è mosso poi verso N, liberando la città verso le 11. Infine, grazie alla rotazione delle correnti da est, dopo qualche ora di tregua, una nuova ondata di pioggia ha interessato Catania e la Sicilia orientale, a partire dalle 18 e fino a tarda sera. Il totale della giornata si attesta a ben 86 mm di pioggia, che costituiscono un dato alquanto anomalo per aprile, per cui risulta davvero arduo trovare in passato fenomeni piovosi di tale portata per la città! Il dato è ancora più significativo se consideriamo il periodo di “magra” dal quale usciva l’intera area, che, però, lo ricordiamo, è stata purtroppo fra le poche a beneficiare di questo forte maltempo. Pensate che, grazie a questo episodio, il mese di aprile risulterà il primo sopra la media(circa 50mm) con i suoi 114mm, dal Gennaio 2001, dopo una serie “infinita” di mesi che hanno chiuso al di sotto della media pluviometrica.

A cura di www.meteosicilia.it
Autore : Valerio Leonforte e Stefano Mauro