00:00 12 Febbraio 2003

Nato ai bordi di periferia…

Anticicloni in una posizione “scomoda”.

E’ un luogo comune definire le periferie degradate e pericolose. La regola clamorosamente vale anche per la meteorologia. Se al centro degli anticicloni infatti la situazione è generalmente tranquilla, così come avviene nei centri cittadini, nelle periferie, ai bordi, sussistono disturbi, avvezioni di aria fredda con frequente instabilità e d’inverno anche rovesci di neve sino a bassa quota.

L’Italia deve sempre temere questo tipo di situazioni: quando un’alta pressione si estende eccessivamente verso nord in inverno, i rischi di un peggioramento del tempo aumentano in modo esponenziale.

Naturalmente le regioni più esposte a questo tipo di configurazioni risultano quelle adriatiche e meridionali, che non presentano ripari.

L’Appennino centro-settentrionale invece protegge le coste laziali, toscane e liguri.

Se le correnti gelide provengono da est anche la Pianura Padana vede aumentare la nuvolosità e sulla parte occidentale possono comparire deboli nevicate definite tecnicamente da “stau” orografico, mentre sulle Alpi più settentrionali il cielo si mantiene sereno anche se fa molto freddo.

In ogni stagione insomma sono gli anticicloni con i loro capricci a fare il bello e il cattivo tempo.
Autore : Alessio Grosso