00:00 27 Dicembre 2022

METEO! Altro che Capodanno, il grande botto l’inverno potrebbe farlo dopo l’Epifania…

Nel lungo termine i modelli stanno provando a far uscire l'Europa dall'impasse dell'anticiclone: un'operazione non facile considerata la pigrizia di certe figure bariche che, una volta insediate, insistono sul Continente per settimane. Dopo l'Epifania però continua a scorgersi qualcosa di interessante.

Molti cari lettori ed appassionati conoscono la litania del "dopo" riferito all’inverno, è un continuo rinvio: arriva dopo Natale, dopo Capodanno, dopo l’Epifania, dopo Carnevale, dopo…va beh, dopo è primavera e toccherà aspettare "Godot" per un altro anno.

MeteoLive però ci prova da sempre ad individuare i germi del cambiamento, potremmo dire che abbiamo un debole per le cause perse, come diceva il grande Clark Gable in "go with the wind" (via col vento). Eh, magari bastasse il vento a spazzare via l’anticiclone.

Eppure in molti casi, l’ostinazione certosina nel frugare tra le mappe gli indizi per stravolgere il quadro barico, ha pagato e con gli interessi: diverse ondate di freddo, nevicate o comunque cambiamenti radicali del tempo nell’arco di questo ventennio sono state annunciate con buona attendibilità, qualcun’altra meno ma si sa, solo chi non lavora non sbaglia.

Oltretutto, vien da chiederci, possiamo sprecare così ogni inverno, vedercelo sfilare via senza colpo ferire, senza cercare il modo per viverlo al meglio? E’ questo il nostro compito, capire se questo anticiclone, più potente dell’impero romano, si toglierà finalmente di mezzo.

Veniamo ai fatti allora:
– il vortice polare in questo momento è ancora troppo compatto e fa girare a mille la corrente a getto. Così dall’impasse non si esce almeno sino all’Epifania. Si, ci saranno azioni di piccolo cabotaggio, qualche pioggerella tra nord e centro tra giovedì 29 e venerdì 30 dicembre, specie sul TIrreno, sporadiche nevicate sulle Alpi a quote medio-alte ma niente di più.

-San Silvestro, Capodanno e lunedì 2 gennaio 2023 anticiclone, nebbie sulle pianure del nord. Martedì 3 e mercoledì 4 un po’ di nuvolaglia al nord e in Toscana e nulla di più. Sempre mite. 

-Da giovedì 5 a sabato 7 gennaio sempre anticiclone e nulla di nuovo da segnalare.

NOVITA’: il vero botto di Capodanno potrebbe arrivare da domenica 8 gennaio in poi, quando finalmente sembra che il vortice polare non sia più compatto, l’anticiclone deciso a migrare e spostare i suoi massimi o ad ovest o a nord e le correnti atlantiche e quelle fredde di rientro dal nord-est europeo potrebbero dar vita a scenari decisamente più interessanti. Vediamone alcuni:

 

Quello qui sopra sarebbe davvero un bel colpo: aria gelida da est che scava una depressione in sede mediterranea con annesso anche del maltempo di stampo invernale.

Qui sopra addirittura un’interazione tra Atlantico basso e vortice freddo in rientro da est con perfetta situazione per nevicate abbondanti al nord e anche nelle vallate appenniniche del centro nella prima fase.

Qui sotto invece una mappa a 1500m che mette in evidenza la portata di un’irruzione fredda da est nel caso andasse davvero a formarsi l’anticiclone scandinavo sopra menzionato:

Attenti però! C’è anche l’ipotesi atlantica: c’è l’anticiclone che si ritira verso le Azzorre e un deciso affondo perturbato atlantico che riporta piogge, nevicate e anche un certo calo termico:

A conforto di queste ipotesi stasera ci sono le famose mappe "spaghetti" del modello americano, che dal 7 gennaio in poi, sposano almeno in parte questa tendenza instabile, ma soprattutto più fredda, come vedete dall’analisi termica a 1500m, a 5500m e i risvolti precipitativi anche di tipo nevoso che si possono osservare sotto. (La mappa è riferita ad una località di alta pianura del nord):

COMMENTO: 
L’attendibilità di questa linea di tendenza, che stiamo monitorando instancabilmente da giorni e che questa sera fa riferimento soprattutto al modello americano, è salita leggermente rispetto alle ultime 24 ore, ma rimane comunque bassa (25%), anche perchè il modello europeo stasera ci crede un po’ meno.

 

Autore : Alessio Grosso