00:00 12 Dicembre 2015

Pochi e rari i disturbi al dominio dell’alta pressione

La persistenza dell'alta pressione alle latitudini meridionali europee seguiterà ad influenzare lo stato del tempo atmosferico anche nei prossimi giorni. Vediamo nel dettaglio le prospettive.

Passano i giorni ma con eccezionale persistenza, l’alta pressione continuerà ad essere la principale protagonista del palcoscenico atmosferico europeo anche in questa seconda decade dicembrina. Le masse d’aria fredda racchiuse all’interno del Vortice Polare non saranno in grado di determinare un cambiamento sensibile delle condizioni atmosferiche in ottica invernale, mancheranno infatti gli scambi di calore tra la fascia polare e la fascia delle medie latitudini.

Lo scenario preferenziale seguito dall’atmosfera nei prossimi 7-10 giorni sarà quindi il medesimo vissuto sinora; grandi depressioni alle latitudini settentrionali europee, centri di alta pressione sull’Europa meridionale e sul bacino del Mediterraneo.

Come abbiamo più volte ripetuto, tale situazione risulta senza dubbio agevolata dalla presenza di un Vortice Polare assai compatto e soprattutto, collocato col proprio cuore più gelido, proprio sopra del Polo Nord geografico, minimizzando il rischio d’avere dei trabordamenti d’aria fredda verso la fascia delle medie latitudini. Come detto, questa situazione dovrebbe mantenersi invariata durante tutta la seconda decade dicembrina ma probabilmente avrà una grossa influenza anche nello svolgimento della terza ed ultima decade, seppur ancora sussista la possibilità d’avere una parziale frenata della corrente a getto in grado di trascinare qualche sistema frontale un po’ più organizzato verso le medie latitudini.

Il contesto termico resterebbe comunque su valori molto miti per tutto il periodo preso in esame, stante la presenza di una "forsennata" zonalità, sia essa inserita in un contesto depressionario piuttosto che anticiclonico.

Tornando al breve/medio termine, spicca all’occhio di noi previsori, una vistosissima "bolla" anticiclonica che interesserà i settori centrali ed occidentali europei nel periodo compreso tra martedì 15 e domenica 20 dicembre. Tale anticiclone sarà il prodotto di una risalita d’aria estremamente mite di estrazione subtropicale oceanica, i valori termici stimati alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) potrebbero essere superiori ai +10°C, anche se gli effetti più eclatanti portati da tale riscaldamento si manifesterebbero soprattutto in sede iberica e francese, sfiorando l’Italia soprattutto tra sabato 19 e domenica 20.

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi