00:00 17 Maggio 2013

Alpi, che differenza da un anno all’altro!

Primavera instabile e piovosa nel 2010 con abbondanti nevicate in quota, stabile ed estremamente secca quella del 2011 e guardate cosa è accaduto nel 2013.

Un 2010 piovoso tanto da preoccupare per la situazione di fiumi e laghi, nevoso in montagna dove lo spessore a maggio era addirittura superiore a quello di gennaio. Un 2011 secco, tanto da preoccupare per la persistente siccità in uno dei periodi notoriamente più piovosi dell’anno. In alta montagna regge ancora l’ultima neve caduta a febbraio e marzo.

E il 2013? Caduti i record storici di piovosità. Si torna dunque ad una situazione analoga a quella del 2010. L’ultima perturbazione ha poi aggiunto anche un tocco di bianco in quota. specie sulle Alpi occidentali.

Osserviamo le immagini che mettono a confronto la situazione al rifugio Benigni, 2300 metri, nelle Orobie bergamasche l’11 maggio 2010, nella seconda la medesima località l’11 maggio 2011 e il 16 maggio 2013.

Vedete come è difficile disquisire e impartire sentenze sull’andamento del nostro clima? Questi sbalzi quasi estremi sembrerebbero introdurre trend rispettivamente opposti ma non è così. Si tratta essenzialmente dei normalissime oscillazioni climatiche dovute alla naturale intrinseca variabilità atmosferica. Il clima si misura su scale temporali di secoli.

Eppure stiamo ancora qui a far calcoli millenari basandoci sul clima degli ultimi 20 anni…..

Autore : Luca Angelini