00:00 19 Ottobre 2011

“Satelliti cadenti”, stavolta sarà Rosat a lasciarci col fiato sospeso

Costruito dalla NASA ma gestito da una agenzia spaziale tedesca, dovrebbe precipitare entro l'atmosfera tra il 21 e il 25 ottobre prossimi.

 Non c’è da meravigliarsi se nell’era delle video conferenze, dei GPS, insomma di tutti quesi satelliti guardoni che ci sorvolano lassù nella volta celeste appena sopra il guscio atmosferico il rischio di vederci piombare addosso i nobil rottami spaziali stia diventando piuttosto frequente.

La notizia recente dello scampato pericolo per la caduta libera di UARS, poi finito nel Pacifico )almeno così ha comunicato ufficilamente la NASA) altro non è se non quella che ha suscitato il clamore più chiassoso a causa della sua particolare traiettoria che lo ha portato a sibilare a poca distanza dalle nostre teste.

Ora, dopo il primo scoop, altre notizie analoghe si susseguono riportando notizie di satelliti cadenti. Il prossimo della lista è Rosat, acronimo di ROentgen SATellite, gioiello della NASA, gestito però dall’Agenzia Spaziale tedesca DLR. Saranno dunque gli scienziati transalpini a darci notizie in merito. Finora è stata comunicata la forbile temporale entro la quale è prevista la caduta dell’aparecchio entro l’atmosfera terrestre, forbice che si coloca tra il 21 e il 25 ottobre.

Allora ancora una volta tutti con il naso all’insù per scrutare con (relativa) preoccupazione il cielo. Diciamo relativa poichè la probabilità che il rottame spaziale ci centri è pari a 1 su 12.000.000.000.000, mentre se cosnideriamo la probabilità che anche un solo frammento rovini su un centro abitato sale già a 1 su 3.000.

Ultima curiosità: chi volesse seguire istante per istante il rientro del satellite, lo potrà fare anche via IPhone tramite apposito sito web , sul quale è già iniziato il conto alla rovescia (vedi immagine). Come dire, il bello e il brutto di una tecnologia sempre più sorprendente.

Autore : Luca Angelini