Altro che alla siccità, quasi tutti, duole dirlo, stanno pensando alle feste di Pasqua e le vorrebbero più miti e soleggiate possibili, se poi scoppiasse il caldo ancora meglio. E invece no, ma proprio no.
Andrà all'esatto opposto: da est arriveranno correnti che se fossero sopraggiunte in pieno inverno ci avrebbero assiderato, invece semplicemente ci faranno vivere una settimana di Pasqua di stampo invernale con annessa instabilità e anche qualche momento perturbato.
Andiamo con ordine: ecco l'irruzione fredda con tanto di vento prevista per il week-end 1-2 aprile e la depressione che andrà a posizionarsi sul meridione con rovesci e temporali soprattutto al centro e al sud, ma anche qualche momento instabile al nord:
Il flusso instabile seguiterà ad interessarci sino a metà della settimana di Pasqua, quando sarà sostenuto da un vortice in quota ancora più freddo, responsabile di un ulteriore calo delle temperature, soprattutto in quota, come vediamo nella mappa seguente prevista per mercoledì 5 aprile:
Quanto alle conseguenze sul piano precipitativo, gli accumuli di pioggia previsti sino a giovedì 6 aprile non saranno affatto trascurabili, certo non basteranno per colmare il deficit idrico che ha colpito soprattutto il nord, ma faranno certamente "morale":
E anche la neve tornerà sull'arco alpino e sull'Appennino centrale a cadere oltre i 1000-1200m, infatti ecco gli accumuli previsti sino a giovedì 6 aprile:
L'arrivo di quel vortice freddo in quota favorirà anche la formazione di un minimo depressionario al suolo a cavallo del Tirreno centrale, ed ecco infatti la carta barica che mostra entrambe le figure, previste proprio per giovedì 6 aprile ed anche le conseguenze sul piano precipitativo:
La fase moderatamente perturbata seguiterà a trascinarsi anche tra venerdì 7 e sabato 8 con piogge che colpiranno essenzialmente il centro-sud, come vediamo dalla mappa sequente:
Per la giornata di Pasqua i fenomeni si allonteneranno sul nord-est, sul Salento e poi sui Balcani, abbandonando entro la mattinata la Penisola e regalando a 3/4 del territorio una festa tranquilla:
Da lunedì 10, giorno di Pasquetta, l'Italia verrà ancora interessata da un flusso di correnti orientali fresche con l'anticiclone ancora sbilanciato verso la Scandinavia, ma senza un vero contatto con le depressioni atlantiche; in questo modo l'evoluzione del tempo post pasquale rimane un'incognita.