00:00 11 Novembre 2008

Terzo inverno mite consecutivo? I lettori ci scrivono preoccupati

Le dichiarazioni di Alessio Grosso a "Radio Classica" hanno preoccupato molti dei nostri lettori.

Egr. Sig. Grosso,
innanzitutto complimenti per il vostro sito sempre aggiornato e ben strutturato; ho letto stamattina nelle notizie flash il suo timore per un terzo potenziale inverno/non inverno e francamente spero di no.
Mi ricordo che l’anno scorso molti indici teleconnettivi erano favorevoli ad un inverno definibile tale e poi invece a stento si è vista la brina.
Adesso le proiezioni stagionali, che secondo il mio modesto parere sono come il tentativo che facevano gli alchimisti di trovare la pietra filosofale (un esempio la previsione dell’ottobre più freddo degli ultimi 10 anni fatta a fine settembre!), prospettano un inverno mite (anche nel ’56 le cronache raccontano di un inverno tranquillo fino a gennaio e poi…).
Secondo me le dinamiche atmosferiche sono troppo complesse e troppe sono le variabili in gioco tali da permettere una previsione sull’inverno che sarà, ma penso che tutti quelli che amano la neve sognino di appiccicare il naso alla finestra per vedere se arriva. Cosa ne pensa? Grazie e buon lavoro.
Cristiano

RISPONDE ALESSIO GROSSO
Gentile Cristiano,
è assolutamente condivisibile quanto lei fa notare, tuttavia come sa i media pretendono sempre che ci si sbilanci sulle stagioni che verranno, nella fattispecie l’inverno e quindi non ho potuto fare a meno di evidenziare il quadro non propriamente ottimistico che si viene delineando prendendo in considerazione alcuni elementi importanti come la Nina, la quasi biennale oscillazione dei venti della stratosfera tropicale, l’indice Amo, che si riferisce alle oscillazioni delle temperature superficiali dell’oceano Atlantico.

Ne scaturisce così una congiuntura apparentemente poco favorevole ad un inverno freddo e nevoso sulla nostra Penisola e in genere nel Mediterraneo. Si tratta di ipotesi, spesso fortunatamente smentite dai fatti quasi all’improvviso.

E’ verissimo fra l’altro che si paventava a settembre l’autunno più freddo degli ultimi 10 anni, invece le proeizioni mensili sono state clamorosamente smentite.

Vorrei però aggiungere, come ho già detto in questa sede ed anche altrove, che un inverno mite nel Mediterraneo non significa affatto inverno mite per tutto l’emisfero boreale, anzi: un vortice polare forte potrebbe aiutare molto i ghiacci del polo nord, così come la scarsa attività solare, che addirittura giustificherebbe la presenza così costante della Nina.

Questo raffreddamento delle acque del Pacifico inoltre potrebbe ulteriormente arrestare il global warming e da qui, a qualche anno, determinare un raffreddamento anche su scala europea e mediterranea, l’area che nel secolo scorso ha maggiormente risentito del raddolcimento del clima.

In definitiva a vera fortuna Cristiano, come del resto fa notare lei, è che il clima segue un disegno in gran parte ignoto all’uomo, anche con tutti gli sforzi compiuti dagli scienziati.
Autore : Redazione