00:00 7 Gennaio 2010

Dopo la sciroccata, quanto freddo verrà? Gennaio potrà ancora stupirci? Cosa accadrà?

Sussistono grosse possibilità di assistere a clamorosi eventi invernali entro o subito dopo la metà del mese.

I modelli tentenneranno ancora molto, faranno marcia indietro, proveranno a tracciare scenari più sobri, ma poi potrebbero riproporre coraggiosamente l’ipotesi dell’evento sensazionale. Un nuovo nocciolo freddo infatti si sta per staccare dalle zone polari e punta a muoversi verso l’est europeo.

Il rafforzamento dell’anticiclone russo scandinavo potrebbe deviare quella massa d’aria con moto antizonale verso la regione mediterranea. Mentre verso la fine del gennaio scorso quasi ogni corsa del modello vedeva una situazione simile, ma molto più attenuata, abbracciare tutto il centro Europa per poi colpire le Isole Britanniche, quest’anno diversi run ormai danno come più probabile una traiettoria più meridionale, quantunque ancora prossima alle Alpi.

Ci sono davvero probabilità che queste configurazioni possano realizzarsi visto che stiamo parlando di una distanza temporale di almeno 10 giorni? Se pensate che l’onda gelida di dicembre fu avvistata proprio una decina di giorni prima e che la depressione che è ormai in azione sull’Italia è stata segnalata quasi con una settimana di anticipo, allora concedeteci di prendere in esame questo assetto barico, che va peraltro a confermare quanto si è già visto per tutta questa prima parte d’inverno:
1 vortice polare KO
2 conseguente assenza della depressione semipermanente d’islanda nella sua posizione canonica
3 indice NAO favorevole al passaggio di depressioni in sede mediterranea
4 tendenza a formazione di aree anticicloniche sul nord Europa
5 assenza dell’anticiclone africano

Ci sono insomma tutti i segnali giusti per continuare su questa strada. Piccolo passo indietro nella realtà del contingente: la sciroccata attuale lascerà il posto ad un fine settimana più fresco al centro-sud con qualche nevicata in Appennino, un po’ uggioso ma decisamente non freddo al nord con gli ultimi fenomeni nevosi in montagna.

Da lunedì saremo interessati da aria moderatamente fredda che andrà ad interagire con piccoli vortici depressionari in arrivo da ovest, il cui destino sembra quello di dover coinvolgere maggiormente il centro-sud piuttosto che al nord, al momento comunque da nessuno di questi passaggi si possono scorgere nevicate importanti sino in pianura, ma al massimo qualche fenomeno nevoso sino in collina.

Subito dopo potrebbe, ripetiamo POTREBBE, anche accadere quanto esposto sopra, sia pure in modo più smorzato di quanto evidenziato nella carta pubblicata qui a lato.

SINTESI PREVISIONALE SINO A GIOVEDI 14 GENNAIO 2009:
venerdì 8 gennaio: neve al mattino sul Piemonte, il Pavese, il Milanese, il Piacentino e tutto il settore alpino e prealpino anche nei fondovalle, ma già prima del mezzogiorno passaggio a pioggia su tutti i settori pianeggianti, tranne tra Astigiano, Alessandrino e Cuneese, dove seguiterà a nevicare ininterrottamente, trasformazione in pioggia anche nei fondovalle alpini lombardi e del Triveneto. Pioggia già dal mattino sul resto del nord. Maltempo con piogge e anche qualche temporale al centro, incerto al sud con locali piovaschi, specie sulle regioni tirreniche. Sciroccata e tempo mite su tutto il centro-sud e sulla Romagna. Freddo umido al nord.

sabato 9 e domenica 10 gennaio: gran variabilità su tutto il Paese con deboli precipitazioni residue al nord, nevose oltre i 1000m circa, pause asciutte in pianura, dove domenica arriveranno schiarite a partire da ovest, tempo instabile al centro-sud, con rovesci di neve in Appennino a partire dai 500-700m, anche più in basso in Sardegna. Temperature in calo al centro-sud, sulle Alpi e sulla Romagna, stazionarie sul resto del nord.

lunedì 11 gennaio: nuvolosità variabile su tutte le regioni, pochi fenomeni, al massimo ancora qualche nevicata sull’Appennino centro-meridionale e sui monti sardi sino a 600m, freddo moderato.

martedì 12 gennaio: temporaneo miglioramento, ma da ovest si andrà affacciando una nuova depressione che potrebbe impegnare dalla sera le regioni tirreniche e quelle nord-occidentali.

mercoledì 13 gennaio: moderato maltempo su nord-ovest, centrali tirreniche e Sardegna con qualche nevicata sino a quote collinari al nord e sull’Appennino centro-settentrionale, tempo in peggioramento sul basso Tirreno, incerto ma secco su Triveneto, Emilia-Romagna e regioni adriatiche, temperature in aumento al sud, quasi stazionarie altrove.

giovedì 14 gennaio: tempo perturbato al centro-sud con piogge e rovesci, neve in Appennino oltre gli 800-1000m. Al nord miglioramento ma più freddo, specie nelle Alpi.
Autore : Alessio Grosso