00:00 2 Dicembre 2014

Ultimissime della sera: di che pasta sarà fatta la mensilità dicembrina?

Proviamo a tracciare una linea di tendenza relativa alla prima metà del mese dicembrino basandoci sulla media Ensemble del modello europeo. In questo periodo di transizione stagionale autunno-inverno, affidarsi a questo tipo di previsione ci consente di avere una linea di tendenza più stabile.

Situazione attuale: la depressione atlantica "allarga" le proprie maglie sul bacino del Mediterraneo e l’instabilità della massa d’aria si manifesta puntualmente col "fiorire" di cumuli e cumulonembi concentrati su Tirreno centrale, Sardegna, Lazio, Campania e medio Adriatico. Sul resto del Paese condizioni di spiccata variabilità con prevalenza di annuvolamenti sulle regioni settentrionali, pause soleggiate gradevoli sulle regioni del sud. L’attenuazione della ventilazione sciroccale determina oggi un calo delle temperature più sensibile soprattutto al mezzogiorno.

L’instabilità non vuole abbandonare il nostro Paese.

Trascorrono gli aggiornamenti e continuiamo ad assistere ad un posticipo della data di termine del lungo periodo di instabilità che ormai attanaglia il bacino del Mediterraneo da diverse settimane. Allo stato attuale degli aggiornamenti, la via di uscita a questa situazione incancrenita sembrerebbe arrivare nel prossimo weekend. Il ponte dell’Immacolata coinciderà con un probabile, netto rinforzo delle correnti occidentali sul continente europeo, un’evoluzione sinottica "figlia" di quei grandi movimenti atmosferici che daranno il via all’inverno 2014-2015, dai connotati ancora tutti da decifrare.

Nel frattempo l’Italia verrà interessata dal transito di un corpo nuvoloso che distribuirà piogge al nord ed al centro soprattutto tra la giornata di domani, mercoledì 3 dicembre e venerdì 5. Rovesci e temporali intensi potranno verificarsi sulle regioni Lazio e Campania già dalla prossima nottata, mentre piogge meno intense ma costanti nel tempo e piuttosto copiose, conquisteranno le regioni settentrionali dalla serata di domani.

Con l’arrivo del ponte dell’Immacolata, il centro di calcolo europeo mette in evidenza l’ingresso di una nuova depressione dalle caratteristiche assai più fredde; l’anticiclone delle Azzorre farebbe da sponda ad una massiccia discesa d’aria fredda di origine polare-marittima che andrebbe a generare una vistosa depressione centrata ancora una volta col proprio perno sul territorio italiano. L’ingresso della perturbazione potrebbe questa volta penalizzare maggiormente le regioni centrali e meridionali, mentre al nord il transito del fronte sarebbe assai più rapido e meno incisivo.

In merito al LUNGO TERMINE ci avvarremo della previsione Ensemble del modello europeo, al fine di identificare a grandi linee quella che potrebbe essere l’evoluzione atmosferica successiva. Ci spingiamo quindi al periodo stagionale relativo alla seconda decade dicembrina, quando l’Italia potrebbe essere interessata da un flusso mediamente nord-occidentale delle correnti. L’alta pressione sarebbe visitatrice frequente del comparto iberico, mantenendo i propri massimi sul vicino oceano Atlantico, nel frattempo veloci impulsi perturbati attraverserebbero il nostro Paese, rinnovando condizioni di instabilità e temperature abbastanza fredde specie al nord. Non mancherebbe la neve, attestata su livelli assai più bassi rispetto alla condizione attuale, i bianchi fiocchi potrebbero spingersi ben sotto i 1000 metri sulle regioni settentrionali mentre risulterebbe un po’ più alta altrove.

Autore : William Demasi