00:00 16 Dicembre 2010

NEVE, venerdì 17 scatta l’ora delle regioni tirreniche

Alto rischio di nevicate fino a quote molto basse se non a tratti anche pianeggianti al mattino in particolare su Toscana, Umbria e su alcuni settori del Lazio. Ecco il dettaglio.

Una premessa è doverosa: prevedere la neve in pianura sulle nostre regioni centrali è quasi sempre un compito molto difficile. Il quadro che andiamo a stilare nel presente articolo è il frutto di un lungo e complesso lavoro di elaborazione e riteniamo possa essere il miglior risultato possibile.

Situazione generale: l’analisi generale vede l’ingresso sul Mediterraneo di una perturbazione che ha il compito di separare l’aria artica continentale affluita verso l’Adriatico da quella artico-marittima in ingresso dalla Francia verso le regioni tirreniche. Ecco dunque che queste ultime entrano in gioco prepotentemente con un rischio di nevicate fino a bassa quota che avevamo delineato come probabilità già da diversi giorni.

Il target dei fenomeni nevosi è previsto in particolare tra la seconda parte della notte e la mattina di venerdì. Si inizierà dalla Toscana, probabilmente la favorita dai fenomeni attesi. L’aria fredda e asciutta che da giorni affluisce dalle creste appenniniche sotto forma di tramontana fornirà un cuscinetto freddo sufficientemente coerente per agevolare le nevicate fino a quote pressochè pianeggianti.

All’alba i primi fiocchi potranno comparire a tratti fin sulle coste della Versilia, risultando comunque più fitti e asciutti nell’entroterra. A ruota verrà interessata anche la valle dell’Arno, con coinvolgimento anche di Firenze, dove è attesa una spolverata sottile. Discorso analogo per Lucca, Pisa, Prato, qualche centimetro in più a Pistoia, Siena e soprattutto Arezzo. Al limite ma con qualche fiocco coreografico non escluso Livorno, le coste dell’Elba e il Grossetano. Prima di mezzogiorno, con il subentro del vento di Libeccio meno freddo, le quote neve si alzeranno oltre i 500-600 metri. In questo frangente la neve è attesa abbondante in montagna, in particolare su Mugello e Casentino, passerà a pioggia invece in basso, con una attenuazione dei fenomeni a partire da ovest prevista in serata.

Come la Toscana, anche l’Umbria avrà la sua dose di nevicate in mattinata. I fiocchi sono attesi a inizio giornata e fino a mezzogiorno circa fino a quote di fondovalle. Perugia e Gubbio le città che avranno a che fare con i fenomeni più evidenti, associati anche all’accumulo al suolo di qualche centimetro. Imbiancata probabilmente anche Assisi. Situazione analoga prevista per l’entroterra marchigiano, con il Montefeltro che potrà sperimentare una nuova imbiancata al mattino fin verso i 300-400 metri. Tendenza a deboli piogge o pioviggini più in basso e lungo la costa. Nel pomeriggio rialzo ovunque delle quote neve e passaggio a pioggia sotto i 700-800 metri. Dalla tarda serata attenuazione dei fenomeni a partire da Perugino e Pesarese.

Eccoci al Lazio. Qui il sereno notturno potrà dare una mano al consolidamento di un discreto cuscino freddo alle quote medio-basse. La perturbazione arriverà rapidamente in mattinata e i primi fiocchi potranno cadere fin verso i 300 metri. Interessate dalla precipitazione con maggior probabilità Viterbo e Rieti. Nuovamente imbiancati i Castelli Romani. Per Roma si dà la probabilità del 40% di vedere qualche fiocco coreografico misto ad acqua sui quadrieri periferici settentrionali, come Settebagni.  Qualcosa in più atteso a Frosinone, tuttavia le quote neve tenderanno progressivamente a rialzarsi fin verso i 500-600 metri. Accumuli notevoli oltre tali quote attesi sul Frusinate. Ben imbiancata l’Abbazia di Monte Cassino, i  monti Ernici e le Mainarde, oltre che i versanti laziali dell’Appennino abruzzese. Le precipitazioni sulla regione insisteranno per tutta la notte su sabato, attenuandosi solo nella successiva mattinata.

 

Autore : Luca Angelini