00:00 9 Gennaio 2019

MODELLO AMERICANO: in terza decade tutta l’Italia sotto il MALTEMPO

Affondo depressionario decisamente probabile per il modello americano durante la terza decade di gennaio.

L’alta pressione che sino alla metà del mese concederà l’inverno solo ad una parte del Continente e a mezza Italia, nei giorni successivi dovrebbe battere gradualmente in ritirata.

Nel contempo il flusso di correnti perturbate di origine atlantica sfonderà in maniera sempre più netta verso sud, andando a determinare fasi di maltempo su gran parte della nostra Penisola, questa volta estese anche alle regioni tirreniche e al settentrione.

Chiaro che nel gioco delle correnti (aria fredda più secca ed aria umida più mite) ci sta che possa verificarsi anche qualche nevicata a quote basse, specie al nord, ma per ora non aspettiamoci chissà quali sfracelli.

Accontentiamoci che il tempo dinamico si estenda a tutto il Paese perché l’inverno in fondo non dura poi molto e c’è bisogno di neve anche sul nostro settore alpino meridionale.

Quanto è credibile la media degli scenari del modello americano? Non è possibile che svenga smentita da emissioni successive? Certo, ma intanto riassume la situazione che ben 20 emissioni relative alla stessa corsa hanno fotografato e che vede per la prima volta, dopo diverse settimane, l’anticiclone entrare in crisi, oppure traslare verso nord e concedere all’inverno di scatenarsi.

E’ possibile che tutto questo sia frutto di ciò che è accaduto sulla stratosfera polare? In parte si. Paradossalmente un evento di riscaldamento tanto estremo in stratosfera avrebbe dovuto avere risvolti nel breve anche in troposfera, ma la propagazione dall’alto verso il basso è avvenuta solo parzialmente e alle latitudini più elevate, quelle polari e subpolari, avendo però come paradossale riscontro solo un rafforzamento del fiume d’aria che scorre da ovest verso est sull’Europa (cioè della corrente a getto).

Questo ha impedito al freddo di spingersi verso sud, rafforzando parimenti anche l’alta pressione, che ha deviato tutte le colate fredde verso i Balcani. Ora, proprio un ripristino di una certa normalità in stratosfera, prevista per la terza decade del mese, potrebbe interrompere questo meccanismo, facendo rallentare il vortice polare in troposfera e determinando dunque fasi perturbate anche sull’ovest del Continente.

Sono naturalmente meccanismi complessi, sui quali si fanno ipotesi, senza avere mai la pretesa di avere la verità in tasca. 

IN SINTESI
-sino alla metà del mese la situazione non cambierà con momenti di maltempo anche nevoso su est europeo, oltralpe e sulle nostre regioni adriatiche e meridionali

-dopo la metà del mese possibile estensione del maltempo anche sul resto d’Italia con freddo moderato e neve a quote basse su alcune regioni.
 

 

Autore : Redazione di MeteoLive.it