00:00 27 Ottobre 2012

Modelli a confronto: le possibili evoluzioni atmosferiche nel Ponte di Ognissanti

La falla barica aperta dalla estremamente profonda depressione di questi giorni lascerà per almeno un altra settimana una ferita sul bacino del Mediterraneo. Quale potrebbe essere l'evoluzione durante il Ponte di Ognissanti? Proviamo a far luce su questa situazione commentando le soluzioni proposte dal modello canadese GEM, l'americano GFS e l'inglese ECMWF.

Il percorso intrapreso dall’atmosfera la prossima settimana non sarà per nulla scontato. L’unica cosa che al momento appare davvero certa è un proseguimento ancora per alcuni giorni nello scacchiere europeo di un tipo di tempo molto instabile, caratterizzato da una variabilità spiccata ed alcuni momenti perturbati.

La causa di questo sarà da attribuirsi al temporaneo distacco di un lobo del Vortice Polare proteso sin verso il bacino del Mediterraneo. Questa situazione avrà una durata limitata nel tempo e rappresenta un acuto dell’atmosfera in risposta ad un elevato scarto termico che ancora sussiste tra le temperature già raffreddate delle alte latitudini e quelle a tratti "quasi" estive di appena qualche giorno fa sul Mediterraneo.

L’ultimo capitolo di questa lunga fase perturbata avverrà probabilmente durante il Ponte di Ognissanti quando un graduale "spostamento ad ovest" del complesso apparato ciclonico che domina il Paese in queste ore determinerà la concentrazione sulle regioni settentrionali delle precipitazioni più importanti.

Durante il periodo che andrà da mercoledì 31 ottobre a lunedì 5 novembre potrebbero essere due i passaggi perturbati attesi sul Paese.

Esistono tuttavia ancora notevoli discrepanze tra i modelli in merito a tempistiche e modalità:
 

Modello americano GFS: Il fronte previsto attraversare il Paese mercoledì 31 sarebbe indirizzato alle regioni centrali e meridionali con un carico di precipitazioni e qualche temporale. Il settentrione resterebbe ai margini con tempo nuvoloso ma scarse precipitazioni.

Giovedì primo novembre sarebbe una giornata di pausa un pò per tutte le regioni, le schiarite più ampie sarebbero sempre ad appannaggio del nord con una residua instabilità che persisterebbe solo al centro-sud.

Venerdì 2 esordirebbe con l’ingresso di un modesto sistema frontale sulle regioni settentrionali. Al sud l’aumento del geopotenziale garantirebbe una certa stabilizzazione del tempo in contesto sempre ventilato e variabile.

Qualche precipitazione in arrivo su Sardegna e medio tirreno nella seconda parte della giornata.

Sabato 3 l’influenza della depressione con sede sul Regno Unito resterebbe temporaneamente confinata all’Europa occidentale. Il tempo migliorerebbe in modo più deciso su gran parte del Paese ad eccezione dell’angolo nord-occidentale italiano. Proprio sul nord possibile nuovo passaggio frontale lunedì 5.

Modello inglese ECMWF:
secondo il modello inglese il fronte di mercoledì 31sarebbe convogliato sulle regioni settentrionali italiane da una vasta depressione con perno sul Regno Unito. Un minimo secondario di bassa pressione da 995mb scorterebbe il sistema frontale dalle Baleari sino al settentrione entro giovedì primo novembre.

L’evoluzione successiva per venerdì 2 novembre ed il fine settimana del 3-4 novembre prevede ancora un ulteriore affondo di bassa pressione sulla penisola Iberica. Venti meridionali a pescaggio profondo farebbero lievitare le temperature.

Le eventuali precipitazioni sarebbero confinate alle regioni nord-occidentali mentre sul resto del Paese tornerebbe a fare capolino una provvidenziale rimonta anticiclonica con nuovo aumento delle temperature e tempo più stabile.

Possibile passaggio frontale atteso sul nord, lunedì 5 novembre.

Modello canadese GEM: ricalcando in parte quanto previsto dal modello inglese, nella giornata di mercoledì 31 ottobre andrebbe approfondendosi velocemente una figura di bassa pressione che dalle isole Baleari si muoverebbe verso nord-est sino ad interessare il settentrione con un nuovo carico di precipitazioni.

Una brevissima pausa nelle prime ore di giovedì primo novembre seguito a ruota da un nuovo intenso passaggio frontale sempre diretto al settentrione durante il pomeriggio. Sul resto d’Italia il tempo sarebbe più clemente con delle precipitazioni sempre possibili lungo le regioni del medio ed alto Tirreno mentre sulle estreme regioni meridionali il tempo risulterebbe più soleggiato.

Venerdì 2 e sabato 3 instabilità sparsa al centro ed al nord in un contesto spiccatamente variabile con alternanza di schiarite ed annuvolamenti. Sul mezzogiorno le schiarite sarebbero più ampie e la possibilità di pioggia minore.

Secondo questo modello un miglioramento deciso delle condizioni meteorologiche interverrebbe solo con domenica 4 novembre.

 

Autore : William Demasi