00:00 11 Luglio 2008

Indice NAO in controtendenza, ci aspettano stagioni più piovose?

Risulta ormai evidente una certa inversione di tendenza del famoso indice della pressione atmosferica ai due capi dell'Atlantico. Il motore della circolazione atmosferica a livello europeo potrebbe risentirne, vediamo come

Sono ormai lontani gli anni ’90, periodo d’oro durante il quale l’indice NAO (che rapresenta la differenza di pressione a livello del mare tra le alte latitudini atlantiche e quelle medie) puntava costantemente verso l’alto ponendosi su valori quasi sempre positivi.

L’indica NAO rappresenta una figura semplice e diretta della circolazione atmosferica sullo scacchiere euro-atlantico e rispecchia fedelmentre quanto avviene anche sul bacino del Mediterraneo e sulla nostra Penisola.

Ad una NAO positiva i due motori principali del tempo europeo, ovvero la depressione d’Islanda e la fascia anticiclonica subtropicale, accelerano entrambi esacerbando i contrasti pressori con relativa accelerazione della corrente a getto che sfila tra i due ciclopi.

A questa situazione corrisponde dunque un approfondimento del grande vortice delle alte latitudini e un pari rinforzo della fascia anticiclonica subtropicale la quale tende a guadagnare terreno verso le latitudini medie, dunque anche sul Mediterraneo e sull’Italia.

Questo è avvenuto negli ultimi anni, in considerazione del fatto che l’indice NAO si è presentato molto spesso in terreno positivo. Osservando attentamente i grafici relativi all’andamento globale di tale indice, si nota una probabile modifica della circolazione atmosferica sul comparto euro-atlantico dovuta di fatto ad un rientro nei ranghi proprio della NAO.

In sostanza pare che la linea di tendenza sia tesa ad una configurazione più bilanciata, con la conseguenza non di poco conto che potrebbe favorire un arretramento dell’esercito degli anticicloni subtropicali a favore di incursioni atlantiche maggiormente incisive, dunque con maggior probabilità di avere precipitazioni laddove la situazione precedente aveva creato una grande anomalia siccitosa, ovvero sulle nostre regioni settentrionali.

Per il momento pare solo una linea di tendenza, tuttavia le temperature dell’Atlantico centrale sembrano propense ad un progressivo raffreddamento (indice AMO in discesa). Questo altro non farebbe che giocare a favore di questa tendenza proponendo uno scenario che potrebbe riportarci alle condizioni vissute nei primi anni ’80.
Autore : Luca Angelini