00:00 2 Luglio 2014

Il passaggio temporalesco della prossima settimana: analisi comparata tra modelli

Superato il primo strappo all'alta pressione atteso nella giornata di venerdì 4, la seconda settimana di luglio riserverà ulteriori sorprese negative, soprattutto per gli abitanti delle regioni settentrionali e su parte dei settori centrali italiani. Una nuova figura di bassa pressione tenterà infatti di coinvolgere con le proprie spire parte del suolo italiano ma non tutti i modelli sono d'accordo con questa evoluzione.

Non si fa neanche a tempo ad inquadrare perfettamente la dinamica instabile di venerdì 4 luglio, che una nuova offensiva all’estate italiana si profila già all’orizzonte della prossima settimana. L’aria fredda legata ad una vasta ansa depressionaria collocata sui settori europei nord-occidentali tenderà infatti ad inviare una nuova saccatura rivolta ancora una volta ai settori centro-settentrionali italiani. L’ingresso sul nostro Paese avverrebbe nel corso di martedì 8 luglio, dopo una lunga (ma calda) fase prefrontale che ci accompagnerà nel fine settimana.

Le manifestazioni temporalesche inizierebbero a coinvolgere proprio martedì
8 i settori nord-occidentali, per poi estendersi tra mercoledì 9 e giovedì 10 anche i settori di nord-est ed una parte delle aree centrali del Paese. L’introduzione d’aria più fresca alle varie quote atmosferiche determinerebbe un ritocco verso il basso delle temperature, interrompendo la fase di calura che per alcuni giorni influenzerà lo stato del tempo soprattutto delle regioni centrali e meridionali.

Non tutti i modelli tuttavia sono d’accordo con questa evoluzione. Procediamo ora con una analisi comparata tra modello inglese e modello americano, dando attenzione anche alla previsione del modello canadese che prevede una linea di tendenza a se stante.

Modello americano GFS: la previsione del centro di calcolo d’oltreoceano mette in evidenza un lento avanzamento verso est della saccatura atlantica. I primi temporali si verificherebbero già lunedì 7 luglio nell’angolo nord-occidentale per poi estendersi anche al nord-est e su parte dei settori centrali tra martedì 8 e mercoledì 9 luglio.

Modello inglese ECMWF: il centro di calcolo inglese conferma quanto previsto dal modello americano, in questa sede tuttavia la depressione tenderebbe a sprofondare leggermente verso i settori centrali del Mediterraneo, avviando una fase più decisa di instabilità dapprima su tutto il nord (Liguria compresa) poi anche sul centro Italia e sulla Sardegna.

Modello canadese GEM: la previsione del centro di calcolo canadese si discosta dalle prime due, prevedendo un affondo ciclonico posticipato a giovedì 10 luglio. L’affondo inoltre sarebbe decisamente più orientale rispetto alle prime due previsioni, in tal modo i settori tirrenici e nord-occidentali italiani sarebbero più protetti dalle conseguenze instabili portate dall’aria fresca in quota. Temporali e rovesci guadagnerebbero invece i settori adriatici e nord-orientali, spingendosi sino alle regioni di mezzogiorno.

Autore : William Demasi