00:00 6 Ottobre 2011

Domenica: giornata di bufere e nevicate lungo le Alpi, specie estere

Interessati segnatamente i settori di confine ed esteri, con quote neve altalenanti ma comunque basse per la stagione.

 Le Alpi piombano in inverno. Il dettaglio del peggioramento previsto dalla nostra modellistica ormai da diversi giorni, avrà una doppia mandata. Due saranno infatti le perturbazioni che investiranno la catena montuosa, una prima nella giornata di venerdì e una seconda in quella di domenica.

Il fronte di venerdì sarà del tipo fronte freddo, con una ondulazione proprio in corrispondenza del baluardo alpino, dove arriveranno le prime nevicate fin sotto i 2000 metri. La caratteristica del sistema frontale però, unitamente ad un violento strappo del getto alle quote superiori, recherà un passaggio di precipitazioni intenso ma rapido. I fenomeni risulteranno relegati ai settori di confine, soprattutto centro-orientali.

A seguire entrerà aria fredda con i fenomeni che saranno affidati al solo effetto di sbarramento da nord. E’ il momento del calo dei fiocchi fin verso i 1000-1200 metri. Stiamo parlando sempre dei settori nord-alpini e di quelli confinali rivolti a nord comprese le adiacenti vallate superiori.

Domenica ecco però sopraggiungere un’altra perturbazione, questa volta del tipo fronte caldo. In questo caso, la quota media del tessuto nuvoloso e la struttura dello stesso faranno in modo da coinvolgere dai nuovi fenomeni in arrivo tutto l’arco confinale, con particolare riferimento all’alta Valle d’Aosta, alto Piemonte, alta Lombardia e Alto Adige.

Per contro, dato l’afflusso di aria meno fredda, le quote neve sono previste rialzarsi mediamente sin verso i 1800-1900 metri a partire dai settori occidentali. Fenomeni particolarmente abbondanti sono previsti in Svizzera nella zona dell’Oberland Bernese e nei Grigioni, con qualche strascico anche sulle Lepontine dell’alta val Formazza e sul settore retico lombardo.

Autore : Luca Angelini