00:00 31 Gennaio 2007

Tra domenica e lunedi parentesi fredda su alto e medio versante adriatico e al sud?

Una discesa di aria fredda potrebbe riportare le temperature in linea con la media del periodo, senza tuttavia incidere a livello fenomenologico. Il nord-ovest sembrerebbe fuori dai giochi, centro tirrenico e nord-est ai margini.

Dopo la fase atmosferica simil-primaverile che ci porteremo dietro fino alla giornata di sabato, da domenica un’impronta di stampo più invernale per il nostro tempo sembra arrivare da una discesa di aria fredda diretta sulla Penisola Balcanica che interesserà marginalmente il nostro Stivale.

Un repentino rinforzo dei venti, tutti in rotazione a nord-nord-est, comporterà a partire dalla mattinata di domenica l’ingresso franco di aria fredda (ma non freddissima) sulle regioni del centro-sud, specie su quelle adriatiche.

Gli effetti più immediati, tuttavia, non saranno quelli termici (più sensibili nella giornata di lunedi, quando sono attese minime piuttosto basse), ma quelli legati al vento, con raffiche forti in Appennino e sul Salento, con Basso Adriatico e Jonio molto mossi o localmente agitati.

Qualche addensamento nuvoloso è atteso sull’Appennino Lucano, ma non si prevedono, almeno al momento, fenomeni di particolare rilievo. Pertanto, tutto dovrebbe limitarsi ad una sventagliata che servirà se non altro a movimentare l’aria.

Il calo termico, seppur marginalmente, interesserà anche le regioni tirreniche e il nord-est, e sarà utile per riportare la colonnina di mercurio su valori più consoni alla media del periodo. Cosa che non avverrà sul nord-ovest, dove le temperature si manterranno su valori primaverili, specie in quota.

Ma lo sforzo potrebbe rivelarsi vano. A partire da lunedi, infatti, deboli correnti sud-occidentali in un contesto anticiclonico potrebbero riportare nubi sterili sui versanti tirrenici e temperature marzoline.

La linea di tendenza, comunque, rimane piuttosto difficile da tracciare e dunque, per cercare di capire che tempo farà durante la prossima settimana, vi rimandiamo agli approfondimenti successivi.
Autore : Emanuele Latini