00:00 22 Gennaio 2003

Caos per la neve in Ticino (CH)

Oggi generale variabilità sulla Penisola con locali precipitazioni. Tra domani e sabato al centro-sud tempo instabile, ventoso e sempre più freddo. Vento anche al nord ma cielo generalmente sereno salvo limitate eccezioni.

COSA E’ SUCCESSO?
Hanno creato notevole intralcio alla circolazione le nevicate che ieri hanno interessato il Canton Ticino, in Svizzera. La neve è caduta localmente in modo abbondante, segnatamente nel Sottoceneri, tra Lugano e Chiasso. Moltissimi gli automobilisti rimasti bloccati sugli assi viari e autostradali, soprattutto in prossimità del valico del Ceneri. Disagi minori nel varesotto e nel comasco, dovuti soprattutto alla chiusura della dogana di Chiasso.

A Varese città sono comunque caduti una dozzina di cm di neve, la metà a Como. Bianca anche la Valtellina e la Val Chiavenna. Pioggia invece nelle altre città lombarde. Nevicate importanti si sono verificate in Val d’Aosta e, ad intermittenza, in Piemonte. La neve è tornata a far visita anche alla Val d’Adige e sulle principali vallate dolomitiche, a Bolzano è nevicato per buona parte della notte.

COSA DOBBIAMO ASPETTARCI?
Ancora un po’ di instabilità nella giornata odierna su Campania, Puglia, Toscana, Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia con qualche pioggia o rovescio. Sulle Alpi atesine, alta Carnia e Tarvisiano la quota neve si collocherà attorno ai 600-700 m. La tendenza depone comunque verso un certo miglioramento. Sulle altre regioni avremo della variabilità con ampie schiarite. Un po’ di nebbia o nebbia alta sulle pianure del nord al mattino.
Nel pomeriggio si avrà un temporaneo peggioramento sulla Valle d’Aosta e le Alpi piemontesi di confine con un po’ di neve oltre i 1000 m.
Le temperature sono previste in aumento nei valori massimi al nord, in lieve flessione sulle altre regioni.

E NEI PROSSIMI GIORNI?
DOMANI aria relativamente fredda ed instabile in quota tenderà a valicare le Alpi portandosi sulle regioni centro-meridionali e generando qualche precipitazione anche temporalesca e brevi episodi nevosi sull’Appennino oltre i 1100-1300 m. Il settentrione sarà protetto dall’arco alpino e solo sui crinali di confine avremo annuvolamenti e un po’ di neve portata da nord.

VENERDI altra aria fredda convergerà in un minimo sulle regioni meridionali e si avrà un’accentuazione dell’instabilità con precipitazioni sparse sul meridione e sul medio Adriatico con notevole intensificazione della ventilazione nord-orientale e abbassamento del limite delle nevicate sino a 500 m su Marche, Abruzzo e Molise, attorno agli 800 m sull’Appennino meridionale.
Sul versante centrale tirrenico e al nord il tempo risulterà invece generalmente buono ma ventoso. Annuvolamenti temporanei potranno comunque intervenire sulla Romagna.

SABATO: la salda presenza dell’anticiclone delle Azzorre sull’ovest del Continente con un cuneo proteso sino alle Alpi proteggerà ulteriormente il nord da spiacevoli sorprese mentre sul medio Adriatico e sul meridione insisterà una moderata instabilità con rischio di precipitazioni legate sempre alla presenza del minimo sullo Jonio. La persistenza di venti freddi da NE dai Balcani con valori prossimi ai -5°C a 1500 m potrebbe favorire qualche sporadica nevicata fin sul litorale su Marche, Abruzzo, Molise e nord della Puglia nella prima parte della giornata. La neve dovrebbe poi interessare ad intermittenza gran parte della Basilicata e dei monti calabresei sottoforma di brevi rovesci. Molto mossi o agitati i bacini centro-meridionali. Sempre buono ma ventoso il tempo sul versante centrale tirrenico e sulla Sardegna.

EVOLUZIONE SUCCESSIVA:
Tutte dipenderà dalle mosse dell’anticiclone delle Azzorre. Vi sarà comunque un graduale miglioramento con attenuazione del vento e dei fenomeni al sud e sul medio Adriatico. Seguite gli aggiornamenti.
Autore : Alessio Grosso