00:00 9 Ottobre 2008

I Vortici di Von Karman

Uno splendido spettacolo naturale, di cui però solo poche persone possono godere.

Non fatevi spaventare dal nome così altisonante, non si tratta di un fenomeno paranormale o proprio di chissà quale zona della Terra; in realtà questo tipo di manifestazione della natura è molto più frequente di quanto si possa pensare, solo che non ce ne rendiamo conto perché non abitiamo nel giusto luogo di osservazione, o perché non abbiamo mai viaggiato ad alta quota in aereo.

Stiamo parlando infatti di piccoli riccioli nuvolosi (2-5 km di diametro) che si formano aldilà del versante sottovento di una isola di ridotte dimensioni o di un arcipelago; prendono vita quando un flusso di correnti umide e fresche che scorre sulla superficie marina impatta contro i rilievi di un isolotto (non più vasto di 20-40 km), per poi continuare la sua corsa dopo aver subito un certo rallentamento, una “frenata” che impone un calo della pressione sul versante sottovento dell’Isola stessa; l’aria viene quindi nuovamente accelerata una volta superato l’ostacolo, ma anche in parte richiamata indietro, dando vita a queste catene di “riccioli”, che a volte si possono anche contare in 5-7 unità.

Perché occorre aria umida e fresca per generarli? Perché si tratta di una massa d’aria molto densa, che subisce maggiormente i rallentamenti dovuti agli ostacoli rispetto all’aria calda; occorre quindi che le Isole di cui stiamo parlando si trovino nel bel mezzo dell’Oceano (per far sì che l’aria fredda si carichi di sufficiente umidità lungo il suo cammino) o in un mare molto vasto.

Nella foto si vedono le Isole di Capo Verde, in aperto Atlantico, ma il fenomeno è molto frequente anche sulle Canarie e sulle Svalbard; avvicinandoci ai nostri confini non è raro osservare in autunno e primavera bellissimi vortici concatenati fra loro nelle vicinanze di Pantelleria e Lampedusa, molto saltuariamente anche in prossimità dell’Isola d’Elba e sulle Eolie.
Autore : Lorenzo Catania