00:00 23 Settembre 2005

Cosa cambia nella circolazione atmosferica fra le medie latitudini e la zona equatoriale?

Ci sono processi diversi di formazione delle perturbazioni.

Perché si fa una distinzione netta fra cicloni tropicali ed extratropicali? Perché gli uragani non si sviluppano anche nel Mediterraneo? A cosa è dovuta la formazione di grosse perturbazioni alle latitudini europee?

Per rispondere a tutte queste domande ci vorrebbero veri e propri trattati raccolti in tomi pesantissimi ed indigesti, tuttavia qualche indizio lo potrete ricavare anche dall’argomento che trattiamo in breve con questo articolo: la circolazione generale atmosferica.

Il nostro Pianeta è sottoposto all’azione del Sole, che determina fra le altre cose la presenza dell’acqua in forma gassosa, liquida e solida in tutta l’Atmosfera.
Ma la Terra ruota anche su sé stessa, quindi l’atmosfera stessa risente di forze che ne provocano movimenti di vario tipo: in particolare alle medie latitudini (quindi anche su tutta l’Europa) a causa della Forza di Coriolis (e di altre azioni) si formano alte e basse pressioni, che nascono a causa del contrasto su scale di migliaia di chilometri fra masse d’aria fredda dal Polo e calda dai Tropici, un processo che origina anche perturbazioni molto estese, ma generalmente di moderata intensità.
Le depressioni che accompagnano queste perturbazioni sono chiamate in generale “cicloni extratropicali” (cioè al di fuori dei Tropici).

Nelle zone equatoriali invece la Forza di Coriolis è poco (o per nulla) presente, mentre l’azione del Sole è molto più incisiva: di conseguenza non si generano alte e basse pressioni organizzate, ma ammassi di nubi temporalesche molto estesi, intervallati a zone dove il sole splende spietato.

Se però uno di questi ammassi temporaleschi riesce ad allontanarsi a sufficienza dall’Equatore comincia a risentire nuovamente della Forza di Coriolis, e se sorvola per alcuni giorni un Oceano molto caldo ha tempo a sufficienza per cominciare a ruotare su sé stesso prendendo forza, e generando un centro di bassa pressione che a quel punto diventa un “ciclone tropicale”; tale struttura in condizioni favorevoli può approfondirsi ulteriormente divenendo tempesta tropicale o addirittura uragano, ma mantenendo la sua struttura primitiva, cioé quella di un ammasso di nubi temporalesche molto esteso.

E se un uragano arriva alle medie latitudini cosa succede? La Forza di Coriolis diventa troppo forte ed allora tutta la struttura per mantenersi attiva deve ampliarsi, perdendo in buona parte la sua potenza e divenendo un normale ciclone extratropicale.
Autore : Lorenzo Catania