00:00 7 Agosto 2001

Il temporale d’agosto non rinfresca più il bosco

Non basterà la rinfrescata del week-end per porre un freno ai bollori dell'estate.

Prima i temporali al nord e il gran caldo al centro-sud, poi tuoni e fulmini al centro (sabato) e qualche acquazzone anche su Puglia e Lucania, domenica infine 24 ore di vento fresco da NE.
Questo è il copione che ci attende fino al prossimo week-end.

Ma l’estate non ne vuole sapere di passare il testimone. Sta infatti per terminare statisticamente solo il periodo più caldo dell’anno, non si sta affatto per celebrare il funerale della stagione estiva.

E così l’anticiclone delle Azzorre tornerà più che mai all’attacco da lunedì 13 con la ferma intenzione di resistere alle incursioni delle depressioni atlantiche.

Il nostro fedele compagno di mille abbronzature però quest’anno ha un difettuccio: la quota! Proprio in quota infatti si consumeranno i nuovi avvenimenti che ci porteranno al Ferragosto.

Una simpatica perturbazione, inserita in un veloce flusso nord-occidentale contraddistinto da un elavato gradiente barico, potrebbe riuscire a coinvolgere le Alpi proprio mercoledì 15 provocandovi un’ondata temporalesca; altrove il sole continuerà a regnare indisturbato.

La violenza della corrente a getto, quasi all’improvviso, attraverso un meccanismo molto complesso e sicuramente noioso da proporre al grande pubblico, potrebbe determinare la “rottura” di una corda isoipsica. In altre parole punterebbe a formare una saccatura sulla Spagna, originando una ondulazione delle correnti in quota che, tra il 16 e il 17 agosto, sarebbero in grado di mandare in crisi tutta la struttura anticiclonica sul Mediterraneo.

Non tutte le carte in nostro possesso indicano però tale possibilità e pertanto ci riserviamo di ritornare sull’argomento giovedì.
Autore : Alessio Grosso