00:00 14 Dicembre 2005

ZEO ancora attiva al sud, instabilità sul medio Adriatico

Il ciclone è ormai giunto a "maturazione".

Il violento ciclone “Zeo”, che si è formato ieri fra la Sicilia e la Tunisia portando piogge estremamente intense ed abbondanti accompagnate da raffiche di vento tempestose, ha ormai raggiunto l’apice della sua potenza e da più di 12 ore è entrato nella fase di colmamento, quella fase che ne decreta una lenta attenuazione.

In questo momento sulle immagini satellitari spicca l’occhio del ciclone, come ben evidente nella foto allegata; attorno a questa zona i venti soffiano ancora forti, con punte oltre i 100 km/h nel braccio di mare fra Malta e coste libiche.

Raffiche attorno ai 70-80 km/h sono ancora in atto sulle coste
ioniche della Sicilia, ma venti forti si avvertono anche più
lontano, sul Tirreno meridionale ed il Mare di Sardegna.
Superfluo dire che tutti i mari citati sono molto mossi o agitati, così come lo Ionio.

Per quanto riguarda i temporali al momento l’attività più intensa è concentrata al largo del Mar Ionio, fino alle coste greche; per il resto si registrano forti rovesci, ma alternati a schiarite e non accompagnati da tuoni. Le piogge più intense sono segnalate sulla Calabria orientale, poco a sud di Catanzaro.

Nel corso del pomeriggio e della serata gli effetti del ciclone si attenueranno molto lentamente su tutte le zone prese in considerazione, mentre su Marche ed Abruzzo il tempo tenderà a peggiorare, con piogge di breve durata possibili, specialmente nella notte successiva.
Autore : Lorenzo Catania