00:00 23 Gennaio 2015

Ultimissime della sera: “invernata” di fine mese CONFERMATA dalle Ensemble del modello europeo

Giungono conferme di inverno anche dalle previsioni a medio-lungo termine emesse dal centro di calcolo europeo: vediamo nel dettaglio.

Situazione attuale: vigoroso sistema depressionario interessa lo stivale italiano, determinano instabilitò, piogge e temporali concentrati soprattutto sull’Italia centrale e meridionale. Ventilazione tesa di Scirocco sullo Jonio, molto forte di Tramontana e grecale su alto Tirreno e mar Ligure. Temperature in aumento più sensibile sulle regioni settentrionali, complice anche il riscaldamento solare e la generale assenza di nubi, soprattutto nell’angolo nord-occidentale.

Correnti orientali "derivate" in azione sull’Italia almeno sino martedì 27 gennaio.

Il tempo atmosferico delle prossime giornate sarà con tutta probabilità caratterizzato dalla presenza di una figura ciclonica centrata col proprio perno sulle regioni meridionali del Paese. L’aria più fredda che affluirà sull’Italia avrà in realtà un’origine polare, tuttavia la posizione più invasiva dell’anticiclone delle Azzorre sull’Europa occidentale, obbligherà le masse d’aria artiche a scivolare dapprima sui settori orientali del continente, laddove incorreranno in un processo di parziale "continentalizzazione", cioè un raffreddamento delle temperature al livello del suolo. Il secondo step prenderà vita dal risucchio di quest’aria fredda sul mediterraneo centrale e l’Italia da parte della figura ciclonica centrata sui settori meridionali del Paese.

In conseguenza di questo, ci attendiamo una persistenza dei fenomeni di instabilità sulle regioni di mezzogiorno, ventilazione orientale tesa che soffierà sull’Italia a partire già da questo weekend, portando un raffreddamento della temperatura più sensibile nel periodo compreso tra la sera di domenica 25 e la mattinata di martedì 27.

Trasferimento di vorticità dall’Artico canadese all’artico euroasiatico.

Con l’arrivo degli ultimissimi giorni del mese, assisteremo ad un potente trasferimento di vorticità dai settori canadesi a quelli europei nord-orientali. La dinamica descritta risponde ad un evento di "displacement" del Vortice Polare ed avrà in parte delle origini stratosferiche. In buona sostanza il "nocciolo duro" del Vortice Polare sinora rimasto arroccato al Canada orientale, andrebbe trasferendosi dai settori canadesi a quelli euroasiatici, con risvolti ancora tutti da valutare.

L’interludio anticiclonico di giovedì 29 gennaio.

Nel momento in cui questa vasta massa d’aria polare andrà trasferendosi da un continente all’altro, l’Italia incorrerà in una breve fase anticiclonica azzorriana con maggiori effetti sulle regioni occidentali del Paese nella giornata di giovedì 29 gennaio. Attesa ventilazione intensa di Favonio con accumuli nevosi importanti sui versanti esteri delle Alpi ed i rilievi di confine.

L’Italia investita dall’aria fredda di origine ARTICA.

Per quanto riguarda il periodo a cavallo tra la fine di gennaio e l’esordio di febbraio, il modello europeo conferma anche oggi l’intervento di un’azione fredda ed instabile di origine artica, con effetti piuttosto vigorosi sull’intero stivale italiano. Tale previsione appare oggi confermata anche dalla media Ensemble del modello europeo. L’atmosfera risulterebbe irrequieta e turbolenta, episodi di instabilità con NEVE a quote sempre più basse dapprima lungo le regioni del versante adriatico ed i settori di mezzogiorno, poi forse anche al nord.

(previsione da confermare nei prossimi giorni)

Autore : William Demasi