00:00 31 Luglio 2017

Ultimissime della sera: il termine dell’ondata calda fissato a mercoledì 9 agosto

Nei prossimi giorni un forte anticiclone porterà con sé valori estremamente intensi di CALDO. All'orizzonte compare però un break di instabilità entro mercoledì 9 agosto.

Situazione attuale: si afferma l’anticiclone africano sul nostro Paese, e con esso una risalita decisa delle temperature che si fa sentire soprattutto nelle zone interne. La calura (intensa) si appropria anche dei settori costieri, qui le brezze di terra riescono ad attenuare almeno in parte l’escalation delle temperature a scapito di un aumento del tasso di umidità relativa. L’aria molto calda in quota, interrompe completamente qualsivoglia processo di tipo "convettivo", restituendo un’atmosfera quasi completamente stabile. 

Questa sera nel nuovo aggiornamento del modello europeo abbiamo due notizie, una buona ed una cattiva. Cominciamo parlando di quella cattiva; vengono riviste al rialzo le isoterme previste sul nostro territorio nazionale nel periodo compreso tra domani, martedì primo agosto e sabato 5 agosto. E’ probabile che in questa esigua manciata di giornate, l’isoterma del grande caldo per antonomasia (la +25°C ad 850hpa), possa fare la sua comparsa anche sulle regioni dell’Italia settentrionale, laddove potrebbero essere battuti alcuni record di grande calura. Rivisitazione delle temperature al rialzo anche sul centro Italia, potrebbe fare la sua comparsa una temperatura sino a +26°C alla quota di 850hpa. Nei prossimi 6-8 giorni, su molte delle nostre regioni si consumerà l’ondata di caldo più intensa del’intera estate ed i picchi di +40°C già raggiunti quest’oggi in alcune località a cavallo tra Toscana, Umbria, Lazio, saranno ancora più diffusi e potranno essere superati. 

La buona notizia riguarda il cambiamento del tempo in chiave più FRESCA ed INSTABILE preventivato questa sera dal nuovo aggiornamento del modello europeo a cavallo tra il termine della prima e l’esordio della seconda decade di agosto. Scendendo nel dettaglio, una depressione di origine oceanica troverebbe sul Mediterraneo centrale e sulla Mitteleurope, una via di accesso conquistata con grande difficoltà. Ne trarrebbe origine un cambiamento del tempo con temporali ed un calo deciso delle temperature portato dalla nuova circolazione oceanica che prenderebbe il sopravvento su quella africana prevista retrocedere sul Mediterraneo orientale. Il termine del ciclo sarebbe forse affidato ad un nuovo rinforzo dell’alta pressione delle Azzorre e con esso un profilo termico meno elevato e più gradevole. 

Da segnalare questa sera come anche la previsione del modello americano collimi con lo scenario pronosticato dal modello europeo, aumentando l’affidabilità generale di una previsione ancora a lungo termine. 

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Autore : William Demasi