00:00 4 Gennaio 2016

Ultimissime della sera: gennaio avviato entro i binari dell’instabilità

Nei prossimi giorni alcune vaste figure di bassa pressione interesseranno l'Europa, determinando anche sul nostro Paese, frequenti condizioni di tempo instabile con temperature che nel complesso sarebbero in linea col periodo stagionale.

Situazione attuale: una circolazione di bassa pressione interessa in queste ore lo stivale italiano, portando annuvolamenti intensi e precipitazioni che in questo momento interessano soprattutto i settori centrali e meridionali del nostro Paese. Una perturbazione ha interessato la scorsa notte le regioni settentrionali, distribuendo una seconda "passata" di precipitazioni nevose lungo l’arco alpino. Fiocchi di neve che si sono spinti anche sulle alte pianure, accumulando qualche centimetro nelle zone più esposte. Atmosfera ventilata ovunque con temperature miti al centro ed al sud, abbastanza freddo al nord. 

Treno di sistemi perturbati oceanici: ecco cosa dovremo aspettarci nei prossimi 4-5 giorni sul Mediterraneo. 

Questo mese di gennaio 2016, spezza l’egemonia anticiclonica anche sui nostri mari che nei prossimi giorni verranno interessati dal transito di alcuni veloci sistemi frontali che distribuiranno precipitazioni frequenti specie al centro ed al nord (versanti tirrenici). Le temperature risulteranno complessivamente attestate nella media del periodo, anche se nel periodo compreso tra venerdì 8 gennaio e lunedì 11, sperimenteremo ancora una fase atmosferica piuttosto mite anche se decisamente piovosa soprattutto per i settori del medio ed alto Tirreno. 

L’alta pressione trasferisce i propri massimi sull’oceano Atlantico: in vista l’imposizione di una sinottica cosiddetta "di blocking". 

Volgendo lo sguardo al lungo termine (oltre le 180 ore), anche la previsione del modello europeo mette in risalto quello che pare essere una vera e propria sinottica di "blocking"; quest’ultima si manifesterebbe attraverso il rinforzo lungo i meridiani dell’anticiclone delle Azzorre confinato nel pieno dell’oceano Atlantico, lontano dal nostro Paese e dall’Europa. 

Proprio la presenza di questa azione di blocking, favorirebbe un progressivo raffreddamento della temperatura ad opera delle masse d’aria fredda di origine artica, capaci di portare una flessione della colonnina di mercurio anche in ambito italiano. A subirne gli effetti in termini di freddo sarebbero soprattutto le regioni settentrionali, laddove secondo questo aggiornamento, potrebbero rinnovarsi condizioni ideali alla neve anche a bassa quota.

Anche altrove la circolazione atmosferica sarebbe comunque lontana dal restare placidamente adagiata agli standard anticiclonici delle settimane passate. La circolazione dei venti resterebbe attiva e ben rappresentata su tutto il nostro Paese, con frequenti occasioni di precipitazioni. 

Seguite le news nei prossimi aggiornamenti. 

 

Autore : William Demasi