00:00 18 Aprile 2016

Ultimissime della sera: CONFERMATO l’avvento di una fase più fresca ed instabile nel ponte del 25 aprile

Relativamente alla terza ed ultima decade del mese, masse d'aria sensibilmente più fredde di origine ARTICA, faranno breccia sui settori meridionali d'Europa e sul bacino del Mediterraneo, portandovi una fase abbastanza prolungata di instabilità. Incerto il periodo successivo, proveremo a dare una risposta anche su questo. Dettagli nell'articolo.

Situazione attuale: una modesta perturbazione inserita in un letto di venti meridionali, interessa in queste ore i settori centro-meridionali del nostro Paese, portandovi addensamenti nuvolosi a tratti compatti di tipo medio-alto ma scarse precipitazioni. Qualche isolata manifestazione di instabilità anche sulle regioni settentrionali, dovuta in gran parte a processi termoconvettivi esaltati dalla presenza di aria più fredda alle quote superiori. Ventilazione ancora tesa meridionale, temperature in calo al nord, stazionarie altrove. 

Aria più fresca "approda" sul Mediterraneo: un primo calo della temperatura sui versanti adriatici dello stivale.

Aria moderatamente fredda di origine oceanica, approda proprio in queste ore sul nostro Paese, determinando una prima riduzione della temperatura dapprima rivolta al nord, poi anche ai settori adriatici dello stivale. Qualche fenomeno sparso di instabilità ha interessato le regioni del nord e poi i settori adriatici, con precipitazioni comunque di poco conto. Rappresenta questo il primo step di un cambiamento che diventerà più manifesto a partire dalla festività del 25 aprile in avanti. 

Weekend del 25 aprile rovinato su diverse delle nostre regioni.

Andrà consolidandosi un vistoso anticiclone sui settori nord-occidentali d’Europa, una depressione ricca d’aria fredda ARTICA con perno in sede scandinava, tenderà quindi a distendersi verso i settori centrali del Mediterraneo, laddove prevediamo l’esordio di una fase d’instabilità caratterizzata da un rientro progressivo delle temperature in linea col periodo stagionale. Rovesci e temporali che potranno manifestarsi un po’ su tutto il Paese ma che saranno più frequenti lungo i versanti adriatici. 

LUNGO TERMINE: uno sguardo al tempo previsto tra gli ultimissimi giorni di aprile ed i primi giorni di maggio.

Volgendo lo sguardo tra la fine di aprile e l’esordio di maggio, potremo di fatto assistere ad una graduale "migrazione" del polo depressionario dalla Penisola Scandinava all’oceano Atlantico, un evento che, in ambito italiano, determinerebbe una rotazione progressiva della ventilazione dai quadranti sud-occidentali.

In tal modo tornerebbero nuovamente ad aumentare le temperature sulle regioni di Mezzogiorno, mentre al centro ed al nord continuerebbero a manifestarsi fenomeni sparsi di instabilità col transito di tanto in tanto di qualche perturbazione più organizzata, sempre inserita in un contesto molto ventilato. 

Seguite gli aggiornamenti.

Autore : William Demasi