00:00 27 Settembre 2018

SBALZI TERMICI: dal caldo al freddo e indietro non si torna

Le conseguenze dello sbalzo termico.

Ogni volta che sul nostro Paese si verifica uno sbalzo termico sembra che si stia vivendo una piaga d’Egitto. Il problema è che, specialmente se splende un gran sole, nessuno realizza immediatamente che fuori faccia decisamente freddo e manda la prole a scuola senza preoccuparsi più di tanto di adeguarli alla variazione di temperatura.

Il freddo non determina in sé alcuna patologia, se non un banale raffreddamento (ma non necessariamente un raffreddore che è un virus) se si permane all’esterno per ore non adeguatamente coperti. All’allergico basta molto meno, essendo particolarmente sensibile agli sbalzi di temperatura.

Si dice poi che il freddo abbassi le difese immunitarie, favorendo patologie delle prime vie respiratorie. Ci sono virus che si trasmettono maggiormente nei mesi freddi e proliferano soprattutto nelle grandi comunità come le scuole, specie laddove le aule sono particolarmente piccole e gli studenti superano le 20 unità (come succede ormai molto spesso).

Ci sono però virus anche estivi, trasmessi prevalentemente con le aree condizionate nei centri commerciali.

Per i batteri invece non esiste estate o inverno: gli ambienti sporchi chiaramente ne sono un ottimo ricettacolo, dunque è buona norma lavarsi le mani di frequente.

Il vento forte in qualsiasi stagione può veicolare, specie nei bambini piccoli, virus e batteri di ogni tipo, oltre a provocare infiammazioni delle prime vie respiratorie. Per questo nelle giornate di vento i pediatri raccomandano alle famiglie di non portare i bambini al parco; anche per i bambini e gli adulti allergici le giornate di vento sono le peggiori.

Certamente lo sbalzo termico pone l’individuo di fronte alla necessità di adattarsi: dopo settimane passate ad esempio a 30°C, uscire di casa al mattino con soli 8-10°C può certamente far pensare che la Siberia sia piombata sullo Stivale, ma non è così.

Il passaggio stagionale a volte può essere repentino e senza appello: nel senso che, se come quest’anno fa molto caldo sino all’ultimo, alla prima irruzione fredda l’estate si congeda e dà l’appuntamento alla stagione successiva senza appello. Si impone ormai dunque il cambio di vestiario, anche se altre giornate miti non mancheranno.
 
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Autore : Alessio Grosso