00:00 12 Novembre 2013

Quando la neve corre lungo lo spartiacque e prova a valicarlo: i casi del dicembre 91 e del 99

Il limite critico tra WSW e WNW: che macello sulle Alpi.

ll confine tra muro del foehn (cioè il muro di nubi che valica le Alpi investite da una forte corrente provocando ancora fenomeni) e foehn vero e proprio con cielo quasi sereno, nubi stirate ed aria secca, spesso si presenta irregolare lungo l’arco alpino. In pochi km si passa da simili quantitativi nevosi al sereno.
 
Il 22 dicembre 1991 un fronte caldo decisamente attivo sospinto da forti correnti da WNW raggiunse l’arco alpino provocando precipitazioni a sorpresa anche a sud delle Alpi: dal Canton Ticino, alla Valtellina fino al Trentino Alto Adige.

Nevicò inizialmente sino al fondovalle.
Il fronte caldo era però accompagnato da aria molto mite anche se umida e presto la pioggia sostituì la neve sotto i 1500 m.

Al Passo Rolle in Trentino, attorno ai 2000 m la neve cadde per tutto il giorno 23 ma appena al di sotto a San Martino di Castrozza piovve per tutto il giorno sopra la neve appena caduta.

Il Foehn cominciò a soffiare sul basso Trentino, su tutta la Lombardia e naturalmente sul Canton Ticino portando la temperatura diurni in pianura su valori primaverili.

La neve restò una realtà solo sull’Alto Adige ma a quote elevate, altrove tornò il sereno.
In quella situazione nevicate abbondantissime caddero sulla Francia orientale, sull’Austria e sulla Svizzera nordalpina, sostituite però anche qui dalla pioggia.

Perchè non fu Favonio subito, nonostante lo scarto barico notevole tra i due versanti alpini? Potenza della corrente a getto e aria molto umida in quota!

La Valle d’Aosta ed il Piemonte furono meno coinvolti perchè la corrente era più nord-occidentale che occidentale.

Possiamo anche tentare un collegamento con quanto accadde nel dicembre del 99 quando il ciclone "Lothar" attraversò mezza Europa.
Anche in quel caso gradienti barici notevoli sulle Alpi e isobare di conseguenza fittissime, segnale di venti fortissimi. Corrente marcatamente occidentale con lievi ondulazioni e trasporto di masse d’aria umide e miti con maggiore coinvolgimento di molti settori dell’arco alpino e localmente anche dell’alta pianura. (es. nevicata a Varese, ma nessun fiocco a Milano). Gelicidio incredibile su molte zone pianeggianti.

E’ la solita questione del limite critico tra WSW e WNW, tutto si gioca sul filo di un centinaio di km.

Autore : Alessio Grosso