00:00 1 Agosto 2016

Prima metà d’agosto; ancora TEMPORALI ed instabilità?

L'estate presenterà ancora delle belle giornate di sole ma non sempre e non dappertutto; l'instabilità fatta di rovesci e temporali potrà coinvolgere in più di un'occasione il nostro territorio nazionale. Vediamo nel dettaglio.

Nell’articolo di domenica pomeriggio, abbiamo messo in evidenza per questa prima metà di agosto, un cambio di circolazione su vasta scala, espressione dei "tumulti atmosferici" di una stagione estiva che, con gradualità, si porterà verso la sua parte conclusiva. Gli scenari a LUNGO termine proposti quest’oggi dai principali centri di calcolo a nostra disposizione, restano tutt’ora molto instabili, poco affidabili e soggetti a variazioni anche considerevoli. I modelli stanno infatti ancora tentando di tracciare una linea di tendenza univoca, "fiutando" la volontà dell’atmosfera nel voler in qualche modo chiudere con il passato, cercando delle nuove strade.

Trattasi questa di una fase delicata dell’atmosfera, nella quale la staticità tipica del mese di luglio, viene in parte abbandonata e dove il peso delle giornate che si accorciano, porterà ben presto i propri effetti sulla circolazione atmosferica generale. 

Al momento possiamo confermare una buona tenuta dell’alta pressione sul bacino del Mediterraneo. Tale copertura offerta dalle fasce anticicloniche subtropicali, garantirà ancora condizioni atmosferiche estive. Tuttavia una ripresa parziale degli scambi di calore in senso meridiano, apre qualche incertezza sul futuro; tra venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 agosto, avremo infatti una nuova depressione in arrivo per l’Europa, i cui esiti finali restano ancora estremamente difficili da decifrare. Sin da adesso appare alquanto probabile l’arrivo di una nuova parentesi d’instabilità rivolta in primis alle regioni settentrionali, da valutare un coinvolgimento del centro e del sud Italia.

La ripresa parziale degli scambi di calore lungo i binari della meridianizzazione, porterebbe inoltre fasce anticicloniche più invasive nei confronti delle medie e delle alte latitudini d’Europa, masse d’aria più fresche ed instabili che potrebbero pertanto avere un corridoio facilitato di ingresso verso le medie e le basse latitudini. In questa situazione non sarebbe difficile immaginare un coinvolgimento più deciso dell’area mediterranea da parte di tali episodi d’instabilità. 

Seguite gli aggiornamenti. 

Autore : William Demasi