00:00 14 Novembre 2013

Nella prossima settimana si rischia un’alluvione?

L'arrivo di una lunga fase perturbata attesa entro la prossima settimana, porterà su diverse zone del Paese un nuovo importante carico di precipitazioni. Potranno tuttavia ripetersi le condizioni ideali al verificarsi di nuovi nubifragi o alluvioni? Vediamo se, e dove saranno possibili fenomenologie intense legate ad eventi di questo tipo.

La particolare situazione barica che va preannunciandosi nella prossima settimana, sarà foriera di tempo particolarmente instabile e perturbato su diverse zone del Paese. C’è anzi una tendenza da parte dei principali modelli di previsione, ad accentuare quello che si preannuncia come uno dei passaggi depressionari più importanti della stagione autunnale 2013. Andrà infatti scavandosi un vasto corridoio d’aria molto fredda che scivolerà letteralmente come un fiume in piena dall’oceano Atlantico settentrionale in direzione di Francia e Penisola Iberica, laddove andrà prendendo piede una vasta e complessa struttura di bassa pressione. Il corridoio preferenziale di discesa fredda sarà agevolato nella sua formazione dalla presenza del cut-off che questo fine settimana influenzerà il tempo italiano, portando una prima sventagliata di instabilità che tuttavia risulterà disorganizzata, percepita quindi come una sorta di "antipasto" a quello che avverrà in seguito. 

Esiste quindi la possibilità di alluvione per alcune zone d’Italia?

Rispondere a questa domanda con così tanti giorni di anticipo, può rivelarsi un tentativo ostico e probabilmente fallimentare. A qualche domanda tuttavia, si può rispondere già adesso; soprattutto per i settori dell’Italia settentrionale, la nascita di situazioni alluvionali mette in gioco la presenza di un blocco anticiclonico collocato sui Balcani, in grado di generare sul lato ascendente di una saccatura (posta generalmente su Europa e Mediterraneo occidentale) l’imponente risalita d’aria calda sciroccale, estremamente ricca di umidità a tutte le quote. Questa particolare configurazione sinottica sulle regioni del nord, mette spesso a rischio la tenuta idrogeologica dei bacini ma non è quello che in effetti viene previsto a seguito di questa importante fase perturbata autunnale.La struttura ciclonica prevista la prossima settimana, nonostante molto intensa, pare infatti traslare piuttosto facilmente verso est, impedendo così la creazione di pericolose configurazioni di blocco.

Esistono tuttavia diversi livelli di tollerabilità del terreno a seconda delle aree del nostro Paese prese in considerazione. Il livello di tollerabilità dei terreni sull’Italia centrale e meridionale sono assai più bassi rispetto alle regioni del nord, motivo che pone sicuramente un livello di attenzione in più, per quanto riguarda le piogge in arrivo sul mezzogiorno italiano e non solo. A tal proposito per le regioni del centro-sud, un potenziale livello di attenzione potrebbe essere considerato nella giornata di martedì 19 novembre, quando l’imponente spinta generata dall’ingrossamento della depressione, potrebbe contribuire alla creazione di insidiose celle temporalesche marittime dal comportamento assai imprevedibile. Per quanto concerne le regioni del nord, questo rischio appare invece meno concreto, a scapito di precipitazioni dal carattere più diffuso e costante. 
 

Autore : William Demasi