00:00 1 Marzo 2018

MODELLO EUROPEO: una lunga trafila di giorni PERTURBATI

Le correnti oceaniche ritornano con prepotenza a ritagliarsi il proprio ruolo sul tempo d'Europa: in sintesi, ecco COSA dovremo aspettarci nei prossimi giorni, con uno sguardo puntato anche a lungo termine.

Situazione attuale: una attiva circolazione di BASSA pressione con perno sull’Europa occidentale, riporta sul nostro Paese umide e miti correnti meridionali. Sulle regioni del nord tali correnti sovrascorrono sopra un abbondante cuscino d’aria fredda, regalando su molti settori la neve sino a quote pianeggianti, al centro ed al sud prevale l’azione mite dello Scirocco e le temperature hanno recuperato di diversi gradi, portandosi localmente superiori alle medie del periodo. 

Occhi puntati al tempo delle prossime ore: dove potrà ancora nevicare?

A poche ore dal primo fronte, una nuova perturbazione attraverserà entro domani mattina, venerdì 2 marzo, le regioni centrali e settentrionali, riportandovi nuove precipitazioni. Al nord, saldamente ancorato al suolo, vi sarà ancora un buon cuscino d’aria fredda sul quale il richiamo umido legato a questo secondo corpo nuvoloso riuscirà a sovrascorrere. Nuove nevicate sino a quote pianeggianti sono probabili sulle pianure piemontesi e soprattutto lombarde, possibili i fiocchi anche su Milano e Pavia. Coinvolte anche le valli interne della Liguria delle province di Genova e Savona.

Uno sguardo alla prima decade di marzo: ecco cosa dovremo aspettarci.

Sulla falsariga di quanto prospettato dalla controparte americana, a medio termine viene confermato un trend votato ad una grande variabilità di stampo oceanico, nella quale andranno ad inserirsi numerose, veloci perturbazioni che colpiranno soprattutto le regioni del versante tirrenico e le regioni settentrionali. Vista la prevalenza di venti occidentali, lungo i versanti tirrenici ed al meridione, il trend previsto sarà di tipo più secco ed avaro di precipitazioni. Il contesto delle temperature risulterà lievemente superiore alle medie del periodo. 

LUNGO TERMINE: ancora aperta l’ipotesi del freddo tardivo?

Alcuni previsioni, nella fattispecie quelle evidenziate dal modello americano, mettono ancora in luce una dinamica fredda dal vago sapore invernale attorno alla metà del mese, ad opera di una circolazione eolica nord-orientale. Al momento ancora non vi è traccia di una tale evoluzione nella corsa deterministica del modello europeo, tuttavia ci appariva doveroso segnalarvi questa possibile evoluzione ancora da verificare e validare con attenzione.

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Autore : William Demasi