La NEVE entro fine mese arriverà in pianura sull’Italia?
Al nord ad ora diverse situazioni potenzialmente favorevoli.
Nella deriva invernale che stamane propongono i modelli ci sono dei punti fermi, vediamoli insieme:
1 la presenza dell’anticiclone russo, che riuscirà probabilmente a bloccare l’avanza del flusso perturbato atlantico, deviandolo verso l’Italia, che potrebbe davvero diventare nuovamente l’obiettivo di tanto maltempo da giovedì 23 e sino ai primi giorni di febbraio
2 la difficoltà dello stesso anticlone nello spingere però verso sud con moto antizonale massa d’aria fredda di estrazione artica o polare continentale.
3 di conseguenza le nevicate difficilmente al 
centro-sud potranno raggiungere le quote di pianura, almeno sino ai primi di febbraio, ma potranno comunque manifestarsi a quote a tratti molto basse, anche solo 300-400m.
4 al nord, pur non entrando mai concretamente più dell’isoterma dei -4 o -5°C a 1500m (nella migliore delle ipotesi), un alleato in più sarebbe sicuramente l’aria secca che scenderà dalle Alpi durante temporanei episodi favonici, specie tra lunedì 27 e martedì 28, preparatori ad eventuali nevicate di addolcimento (diminuzione della temperatura per saturazione dell’aria) al successivo affondo perturbato. Per questo 
motivo riteniamo più probabile entro la fine di gennaio almeno una nevicata in pianura, con bis anche ai primi di febbraio assolutamente da non scartare.
5 da non trascurare anche il freddo moderato che arriverà comunque dall’Atlantico in seno al passaggio dei fronti freddi. Questo alternarsi tra impulsi freddi e caldi potrebbe davvero dar vita ad una combinazione di eventi nevosi importanti, che potranno senz’altro coinvolgere anche le zone interne del centro-sud a quote basse.
Insomma stamane le prospettive più probabili ci sembrano queste e sarebbe già una fortuna, considerata l’eccezionale mitezza che abbiamo sperimentato per tutta la prima parte di questa bizzarra stagione invernale.
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Autore : Alessio Grosso