00:00 8 Aprile 2003

L’intensa ed eccezionale nevicata sulla costa adriatica

Una forte nevicata si è abbattuta stanotte sulla costa adriatica interessando progressivamente il settore marchigiano, abruzzese, molisano e pugliese.

Aria molto fredda in quota (sino a -7°C a 1440 m), elevata vorticità, divergenza in quota, convergenza al suolo, mare tiepido: ecco il cocktail per la formazione di forti rovesci e temporali marittimi di rara intensità che questa notte hanno imperversato lungo la costa adriatica, scivolando rapidamente verso sud e coinvolgendo nell’ordine Ancona, Pescara, Termoli, Bari e Lecce.

Le raffiche di vento discendenti (i famosi “microburst”) hanno scaricato al suolo violentemente altra aria fredda favorendo l’abbassamento rapidissimo della temperatura sino a 0°C e consentendo alla neve di attecchire facilmente al suolo fin sulle spiagge.

Localmente gli accumuli sono stati considerevoli, fino a creare intralcio alla circolazione: c’è da notare che molti Comuni non avevano più a disposizione i mezzi spargisale e soprattutto spazzaneve a causa della stagione ormai avanzata e dunque si sono trovati completamente impreparati all’eccezionale evento.

La stretta circolazione ciclonica con forti venti in quota ha esaltato la fenomenologia spostando poi l’area dei fenomeni di alcune centinaia di km verso sud-est in direzione della Puglia.
Eventi del genere sono assolutamente eccezionali, non tanto per la caduta della neve a quote basse, ma per l’importanza degli accumuli, che su alcune zone costiere con la complicità di valori termici sotto zero hanno superato addirittura i 20-25cm, quantità abbastanza rare persino in gennaio.
Autore : Alessio Grosso