00:00 26 Settembre 2013

L’ammissione di Lovelock: “la teoria di Gaia era inesatta, il clima va per conto suo”

Clamorosa ammissione dello scienziato ormai 93enne.

"Sul global warming indotto dalle attività antropiche probabilmente ci siamo sbagliati, la fine del mondo non arriverà a breve" così James Lovelock, l’uomo che ha elaborato la teoria "Gaia", che presuppone di considerare la Terra come una sorta di organismo unico, in grado di autoregolarsi. 

Molti ricordano il suo saggio: "la vendetta di Gaia", nel quale lanciava quasi delle profezie sulla tragica fine della Terra a causa del surriscaldamento del Pianeta indotto dall’uomo. 

Lovelock si dice disorientato di fronte alla "scarsa o modesta" risposta della Terra alle sollecitazioni comunque negative dell’uomo. Sul fatto che siano comunque negative siamo tutti d’accordo, non occorre essere ambientalisti per capirlo, ma sulle conseguenze c’è ancora molto da capire e da studiare, senza lanciare allarmismi inutili, in un mondo già tormentato da molti problemi, anche quotidiani.

Lovelock si dice stupito dello scarso riscaldamento degli ultimi 10 anni, nonostante il rialzo della CO2, quasi a dimostrare che non vi sia una correlazione diretta tra le concentrazioni di anidride e l’aumento delle temperature. 

"E’ comunque probabile -conclude lo scienziato- che il riscaldamento possa verificarsi, ma non nei tempi e nei modi indicati, sarà molto più graduale".

Lovelock è uno scienziato indipendente, dunque può ammettere senza alcun problema i suoi errori.

Autore : Report di Alessio Grosso