00:00 3 Ottobre 2003

Il peggioramento del tempo di sabato al centro-nord: le cause

Analizziamo la previsione riguardante la configurazione barica e lo spostamento delle perturbazioni sullo scenario europeo.

Come già sappiamo la depressione “Grifone” sta ormai per attraversare l’Europa centrale, con lo scopo di raggiungere la Polonia e gli Urali entro 36-48 ore; il suo movimento viene attualmente agevolato dal “risucchio” verso est-nordest generato dalla profonda depressione in ulteriore intensificazione sul Mar di Norvegia, depressione responsabile anche di una intensa discesa di aria fredda in movimento verso il Regno Unito e la Scandinavia.

Sarà proprio questa irruzione di aria artica ad innescare il peggioramento del tempo nella giornata di domani sull’Italia, anche se inizialmente solo in modo indiretto.

Difatti con l’ulteriore espansione verso sud della massa di aria polare nel corso delle prossime ore, anche la perturbazione adesso fra Spagna e Portogallo comincerà ad essere richiamata verso est; questo corpo nuvoloso già nella tarda mattinata di domani, sabato 4 ottobre, inizierà ad interessare la Sardegna, per poi estendersi a tutte le nostre regioni centrali fra il pomeriggio e la serata.

Sempre nella serata di domani l’aria fredda polare sarà ormai arrivata alle porte del Mediterraneo, in corrispondenza del Golfo del Leone; l’acceso contrasto fra la massa d’aria calda in arrivo da ovest e quella molto fredda in arrivo da nord, genererà intense cellule temporalesche, che potrebbero colpire la Sardegna ed il Lazio entro la nottata fra sabato e domenica.

Nel frattempo il tempo peggiorerà ulteriormente anche su molte altre regioni del centro-nord.

L’ingresso dell’aria fredda dalla Valle del Rodano innescherà violente correnti di Maestrale sul tratto di mare fra la Provenza, la Corsica e la Sardegna, agevolando l’ulteriore approfondimento di una depressione secondaria che in mattinata aveva cominciato a prendere forma sulla Pianura Padana; l’estensione di questo ciclone (probabilmente le sue “spire” ingloberanno tutto il nord, comprese le Alpi) sarà tale da ritardare l’ingresso dei venti di Foehn sull’arco alpino centro-occidentale, sull’alto Piemonte e l’alta Lombardia.

In particolare riteniamo possibile che le prime raffiche di vento secco (il Foehn appunto) possano raggiungere la pianura non prima del tardo pomeriggio di domenica.

Comunque se volete avere ulteriori dettagli nella previsione, vi rimandiamo all’articolo apposito che uscirà fra pochi minuti.
Autore : Lorenzo Catania