00:00 29 Gennaio 2010

Il magico FEBBRAIO 1991

Una retrogrssione fredda da est regalò alla Penisola un'ondata di gelo notevole e tanta neve.

Mamma mia che freddo in quel febbraio del 91!
Dopo un gennaio tutt’altro che promettente in termini di freddo e spesso alle prese con un anticiclone, tutto cambiò radicalmente il 5-6 FEBBRAIO, quando una delle rare “retrogressioni da est” interessò l’Europa Centrale e la nostra Penisola.

Il “cuore” della depressione, che giungeva direttamente dalla Russia Settentrionale tramite un “moto retrogrado”, andò a posizionarsi appena a Nord delle Alpi, con valori termici molto bassi (-42° a 5100 metri).

Anche le isoterme erano estremamente basse, al livello geopotenziale di 850 hPa, con valori di -18° sulla Germania, di -15° sul NE italiano, -8° sul Centro Italia.

Al livello del mare una depressione di 1010 hPa si posizionò sulla Corsica, interagendo con un possente anticiclone di 1047 hPa situato sulla Scandinavia.

Abbondanti nevicate colpirono la Val Padana, specie l’Emilia, la Toscana, fino all’Italia Centrale, e nevicò anche a Roma, nelle zone nord della città.

50 cm di neve caddero a Rimini in poche ore, 40 cm caddero a Livorno, raro caso in cui la neve colpì contemporaneamente i due versanti del Tirreno e dell’Adriatico.

Durante la notte le temperature scesero a livelli-record, fino a -18° a Perugia ed Arezzo, ma, nel giro di poche ore, il moto retrogrado, spostandosi verso ovest, innescò delle correnti occidentali molto miti, che, scorrendo sopra il cuscino di aria fredda, provocarono nuove estese nevicate al Centro-Nord.

Il freddo rimase a lungo in Val Padana, con imponente cuscinetto freddo, provocando minime di -13° a Milano e quasi -20° in Emilia.
Autore : Giovan Battista Mazzoni ed Alessio Grosso