00:00 15 Febbraio 2008

I lettori: ma quando si indebolisce questo benedetto vortice polare?

Lettere aperte alla redazione.

Spett.le Redazione, vorrei porvi una domanda. Perchè da almeno un mese a questa parte (e per quasi tutto l’inverno scorso) continuo a leggere la seguente frase: “il fisiologico indebolimento del vortice polare” e puntualmente in ogni editoriale la causa dei nostri scialbi inverni è un vortice polare troppo intenso e per nulla indebolito?
Cristiano

RISPONDE ALESSIO GROSSO
Caro Cristiano,
il vorrice polare è quella struttura di bassa pressione che si trova a gravitare durante tutto il corso dell’anno alle quote medio-alte in prossimità del Polo. E’ molto più profondo d’inverno che non in estate, ed i suoi movimenti (seppur minimi) o le sue fluttuazioni verso sud nell’uno o nell’altro continente, portano a repentini cambiamenti del tempo su buona parte delle regioni delle medie latitudini. Generalmente da Natale a gennaio tale figura raggiunge il massimo della dinamicità, poi con il graduale passaggio stagionale avviene un rallentamento, testimoniato dall’indice AO che punta verso il basso. A quel punto è ragionevole attendersi qualche irruzione di aria fredda anche alle nostre latitudini. Infatti finchè ruota come una trottola tutto il freddo rimane relegato alle zone polari e la correntea getto trasporta i corpi nuvolosi in massa da ovest verso est alle alte latitudini. Verso la primavera dunque l’aumentato soleggiamento provoca un fisiologico indebolimento del vortice polare ma non è detto che questo avvenga in modo così repentino e soprattutto razionale. Infatti, proprio per smentirci, da oggi, dopo una breve pausa lo ritroveremo più in forma che mai sino alla fine del mese e per noi indirettamente questo sarà ancora garanzia di tempo stabile.

Egregio Caporedattore,
visto che nelle zone polari si sta accumulando molto freddo è ipotizzabile una primavera fredda?
Francesco Savini

RISPONDE ALESSIO GROSSO
Mi riaggancio al discorso fatto sopra e in parte le dò ragione caro Francesco. Si, è possibile. La Nina si limita ad influenzare molto i nostri inverni favorendo la penetrazione degli anticicloni verso il Mediterraneo, ma in primavera e soprattutto in estate la sua presenza diviene per noi irrilevante. Oltretutto proprio per l’estate è prevista la sua dipartita. Come ha detto lei nella zona polare si è accumulato molto freddo e il rallentamento del vortice polare, a cui si affiancherà una probabile fase negativa della AO e della Nao, porterà senz’altro a qualche scambio meridiano importante che veicoli aria fredda verso di noi. Dunque è lecito attendersi delle nevicate sulle zone alpine ed appenniniche a quote basse anche in aprile, come sovente è avvenuto anche negli anni scorsi.

Gentile dott.Grosso,
mi chiedevo con mia moglie perchè mai una persona come lei non venga chiamato più spesso in televisione per raccontare la meteorologia. Una persona tanto comunicativa sarebbe l’ideale per chiarire le idee alla gente. Mi faccia sapere.
Ulderico Mantovani

RISPONDE ALESSIO GROSSO
Quella della Tv è una casta chiusa; è sempre lo stesso ristretto cerchio di persona che vediamo comparire ogni giorno. Fino a qualche anno fa sognavo di creare un canale meteo fatto in modo molto semplice, diretto, popolare, dando vita ad una vera interazione con il pubblico. I tempi però non sono maturi. E’ sufficiente vedere cosa stia combinando Sky meteo 24…
Autore : Redazione