00:00 31 Maggio 2016

ESTATE 2016; come potrebbe comportarsi?

Uno sguardo ai possibili risvolti della stagione estiva 2016 sull'Italia e sull'Europa; a quali risultati possiamo giungere?

Risulta già un’impresa ardua formulare una previsione corretta oltre un range temporale di 5 giorni, possiamo solo immaginare quali enormi difficoltà nello spingerci oltre le canoniche due settimane di previsione. Giunti a tali distanze, risulta quasi impossibile arrivare a comprendere nel dettaglio quella che sarà l’evoluzione atmosferica nell’ambito di una microarea, la chiave di lettura si sposta pertanto ad una visione d’insieme, senza la pretesa di scendere nel dettaglio ma disegnando semplicemente delle linee di tendenza generali.

Cosa ne possiamo dedurre sull’estate 2016?

Per ovvi motivi di pura "probabilità statistica", a livello europeo sarà ben difficile replicare una stagione sulla falsariga dello scorso anno. Le fasce anticicloniche subtropicali mostrano già ora delle difficoltà ad espandersi in maniera efficace verso l’Europa, sarà alquanto improbabile ritornare ad avere picchi termici raffrontabili alla scorsa stagione. Naturalmente tale processo d’espansione delle fasce altopressorie subtropicali, dovrà necessariamente verificarsi con l’avvento del cuore della stagione estiva, tuttavia non sembrano esserci i presupposti per avere ondate di caldo estremamente feroci. A suggerire questa ipotesi, una scarsa attività del Monsone di Guinea che, anche nel corso dell’estate, potrebbe/dovrebbe impedire una risalita troppo netta delle fasce anticicloniche subtropicali.

Altri fattori impedirebbero risalite intense della temperatura in ambito europeo, forse il più determinante è rappresentato da una vasta anomalia termica negativa delle acque superficiali sull’oceano Atlantico a ridosso d’Europa. Tale anomalia potrebbe di fatto agevolare una miglior penetrazione della corrente a getto polare sin verso i settori occidentali del nostro continente. Vista in quest’ottica, le ondate più forti di calore potrebbero manifestarsi sui settori più orientali, sfogandosi sui paesi dell’est, sulla Russia e forse su parte della Penisola Scandinava.

In ambito italiano, questa disposizione delle figure bariche, porterebbe valori termici estivi molto elevati soprattutto al centro ed al sud. L’aria più fresca ed instabile oceanica, potrebbe invece creare i presupposti per l’avvento di frequenti crisi temporalesche sulle regioni settentrionali, laddove le temperature sarebbero certamente meno elevate, seppur in alcuni momenti "topici", non possano essere esclusi a priori dei picchi di calura anche su quest’ultimo settore d’Italia.

Nelle linee generali, una stagione estiva certamente meno eclatante rispetto a quella appena passata, nella quale troveranno spazio anche fasi calde e stabili con maggior frequenza sui settori orientali d’Europa a scapito di quelli occidentali, spesso e volentieri coinvolti da circolazioni d’aria instabile oceanica. Penisola italiana come sempre in posizione "borderline", con episodi frequenti di instabilità al nord, gran sole e caldo sul Mezzogiorno.

Il trascorrere dei giorni saprà fornire conferme o smentite su questa linea di tendenza. Dettagli più specifici circa l’andamento della stagione estiva nell’articolo che pubblicheremo entro pochi giorni.

Autore : William Demasi