00:00 29 Dicembre 2010

Epifania: freddo, neve, mitezza o anticiclone? Tutte le ipotesi!

Ecco tutte le ipotesi, dalle più credibili alle più utopistiche.


Ecco l’ipotesi per noi più probabile a cavallo tra il 7 ed il 10 gennaio: rottura del blocking atlantico e inserimento di correnti da ovest con deboli nevicate da addolcimento venerdì 7 al nord, specie lungo le Alpi. L’ipotesi però NON tiene conto delle conseguenze di un possibile rimbalzo dello "strat-warming" in sede europea.

Ormai quasi certo che dal 3 al 5 vivremo 48 ore di freddo intenso e anche di neve su alcune regioni, più difficile diventa azzeccare l’evoluzione successiva, perchè gli indici, fino ad allora coerenti con la disposizione barica prevista, sembrano divergere almeno in parte dalla linea indicata dai modelli.

L’indice AO, legato al vortice polare, sembrerebbe infatti voler tornare in positivo, sia pur di poco e temporaneamente, questo fa pensare ad una spinta maggiore della corrente a getto, alla rottura di eventuali blocchi anticiclonici atlantici e all’introduzione di aria mite da ovest, con conseguenti iniziali condizioni nevose propizie al nord (fiocchi di addolcimento), seguiti da una nuova ondulazione delle correnti, segnale di una nuova possibile frammentazione del vortice polare.

A rendere se possibile ancora più confusa la situazione ci penserà però anche l’indice NAO, relativo alla distribuzione pressoria tra alte e basse latitudini europee: tale indice sembrerebbe anche voi volersi portare su valori neutri proprio intorno all’Epifania, per poi tornare a calare. In un simile contesto la corrente occidentale che si prevede poter scalfire il blocco anticiclonico presente sul Regno Unito verrebbe eroso solo parzialmente, sostituito da un possente anticiclone di matrice subtropicale, incoraggiato a portarsi verso di noi dalla spinta del getto. Dunque niente neve per il sud delle Alpi. Ma ci sono altri elementi che potrebbero sconvolgere questo quadretto quasi "scolastico": lo strat-warming! Il modello inglese ad esempio non vede affatto alcuna rottura del blocking atlantico, confidando proprio in un nuovo probabile smembramento del vortice polare, con annesse nuove colate gelide verso di noi, senza intervalli atlantici.

Insomma la situazione è davvero intrigante. Noi abbiamo scelto comunque di proporvi alcune soluzioni: la disposizione dall’alto in basso ne mostra il grado di attendibilità: più si scende, più l’ipotesi sarà utopistica, aggiornatevi comunque… 

Breve carrellata di alcune tra le ipotesi modellistiche più "razionali" per il periodo a cavallo tra l’Epifania ed il 10 gennaio. 


 

Autore : Alessio Grosso