00:00 30 Maggio 2015

E se l’anticiclone puntasse troppo a nord?

La smania di conquista da parte dell'anticiclone delle Azzorre non si fermerà al Mediterraneo ma dilagherà in Europa, sino a spingersi verso le latitudini più settentrionali. Una manovra che potrebbe riportare l'instabilità sui settori meridionali europei ed il bacino del Mediterraneo. Vediamo nel dettaglio.

Come abbiamo più volte preannunciato negli scorsi aggiornamenti, l’alta pressione delle Azzorre tenderà ben presto a rinforzare sull’Europa. Attualmente questo rinforzo del campo barico riguarda soprattutto la Penisola Iberica, estendendosi già in queste ore al Mediterraneo e l’Italia. Gli aggiornamenti di oggi pongono tuttavia qualche dubbio sull’effettiva durata della fase anticiclonica alle basse latitudini europee.

Alcune previsioni deterministiche relative al lungo termine, mettono infatti in evidenza un rinforzo dell’alta pressione che partendo dai settori meridionali d’Europa, si farebbe strada verso nord, un rialzo della pressione che potrebbe persino sfociare nella formazione di un’anticiclone sulla Penisola Scandinava.

Quali conseguenze avrebbe sul nostro Paese l’imposizione di tale pattern?

La distensione dell’alta pressione verso i settori settentrionali europei, lascerebbe il bacino del Mediterraneo esposto all’influenza instabile portata dai venti nord-orientali che, seppur inseriti in un contesto di pressioni alte e livellate, potrebbero portare ad una accentuazione dell’attività temporalesca sull’Italia.

Come sovente accade in queste situazioni, l’instabilità non sarebbe accompagnata dal transito di un sistema frontale vero e proprio ma trarrebbe origine da infiltrazioni d’aria fresca alle quote superiori, con formazione di temporali cosiddetti "a macchia di leopardo". Questi cumulonembi avrebbero una prevalente evoluzione diurna, lungo l’arco alpino ed appenninico, potrebbero estendersi in modo occasionale verso le pianure e le coste.

Seppur con alcune differenze, tale evoluzione verrebbe proposta anche dal centro di calcolo europeo, quest’ultimo con la posizione del fulcro dell’alta pressione su latitudini un po’ più basse (Europa centrale) e l’aggiunta di una insidiosa depressione sulla Penisola Iberica, con risvolti tutti da verificare.

Seguite i prossimi aggiornamenti per ulteriori novità.

Autore : William Demasi