00:00 20 Dicembre 2012

Come influisce il vento sulla temperatura?

In estate quando il vento si alza, la temperatura diminuisce. In inverno può capitare il contrario. Cerchiamo di capire il perché.

Quante volte in piena estate, quando l’afa ci opprime, abbiamo invocato il vento in grado di determinare un po’ di refrigerio. Magari in alcune occasioni le nostre preghiere sono state esaudite e l’attivazione di una leggera brezza ci ha consentito un maggiore benessere.

Nell’immaginario collettivo, quindi, ad una maggiore forza del vento corrisponde una temperatura dell’aria inferiore, dato che il nostro corpo percepisce una sensazione di freddo anche intenso.In realtà, le cose non stanno propriamente così. Nei mesi invernali, specie se abitiamo in una zona pianeggiante, il vento può agire sulle temperature in un modo abbastanza curioso.

Immaginiamo di svegliarci una mattina in pieno inverno e prima di andare al lavoro diamo uno sguardo al termometro, per indossare un abbigliamento più idoneo. La temperatura è sottozero e sui campi è presente uno strato di ghiaccio, sintomo che l’umidità della notte si è congelata in prossimità del suolo. Non c’è vento e il cielo è sereno. Nelle ore centrali del giorno la temperatura aumenta anche di 10°, fino a raggiungere valori quasi gradevoli, per poi tornare a scendere in serata. Ciò che ci stupisce è la notevole differenza tra la mattina presto e il pomeriggio, ovvero l’escursione termica.

La mattina seguente, prima di alzarci, sentiamo il vento che sibila attraverso le nostre finestre. Ci affacciamo ed una raffica gelida ci colpisce; “fa molto più freddo di ieri, non c’è dubbio, meglio coprirsi di più” . Ormai sconsolati, andiamo a guardare il termometro e notiamo con molto stupore che la temperatura è più alta rispetto a quella misurata il giorno prima, in condizioni di calma di vento.

Nel pomeriggio succede un’altra cosa curiosa: a differenza del giorno prima, la temperatura non aumenta di diversi gradi, ma si mantiene insolitamente vicina a quella del mattino, nonostante il cielo sia sereno; poca escursione termica, quindi.

Cerchiamo di capire cosa è successo: in assenza di vento il terreno durante la notte perde calore molto rapidamente e si raffredda. In prossimità del suolo, ovviamente in condizioni di cielo sereno, la temperatura può risultare molto più bassa rispetto alla quota e questo determina diffuse gelate e temperature basse. Il freddo, essendo senza vento, viene sopportato bene dal nostro corpo, seppur con un abbigliamento adatto.

Quando si alza il vento, magari durante la notte, vi è un maggiore rimescolamento delle masse d’aria nei bassi strati e questo determina un minore raffreddamento del terreno. Di conseguenza anche la temperatura che misuriamo ne risente, risultando più elevata rispetto al giorno prima.

Il vento, oltre a limitare il raffreddamento notturno del terreno, riduce il riscaldamento da parte del sole. L’aria viene rimescolata e il calore maggiormente dissipato. Ecco spiegato il motivo per cui l’escursione termica in condizioni di vento forte è molto ridotta.

Naturalmente, il nostro corpo percepirà una sensazione di freddo maggiore in caso di vento; in condizioni di freddo senza vento, difatti, il calore corporeo ha la possibilità di rimanere “intrappolato” tra i nostri vestiti e la pelle. Quando invece soffia il vento, questo ha maggior possibilità di essere scalzato ed eliminato all’esterno, con conseguente disagio fisico.

Autore : Paolo Bonino